Borse, apertura in calo aspettando General Electric

Apertura in calo per Piazza Affari, con l’indice FTSE/MIB in area 23.400 pts. Attenzione rivolta in questi giorni alle società a minore capitalizzazione, alle prese con i giudizi poco confortanti da parte dei revisori. Dopo Cobra e Dmail (sulla prima PriceWaterhouse ha manifestato dei dubbi sulla continuità aziendale mentre sulla seconda Ernst & Young ha espresso rilievi sul bilancio in quanto mancherebbero i dati 2009 della controllata Buy on Web), ieri è toccato a Ciccolella, che ha ceduto il 6% dopo che Ernst & Young ha richiamato il fatto che gli amministratori dell’azienda ritengono che sussistano incertezze rilevanti sulla capacità di operare sul presupposto della continuità aziendale. Ciccolella ha anche rivisto al ribasso ricavi ed Ebitda dell’esercizio 2009. 

Sotto pressione anche Arena (-4% ieri) dopo che PriceWaterhouse ha ritenuto di non essere in grado di esprimere un giudizio sul bilancio al 31 dicembre 2009, e Snia, sospesa a tempo indeterminato dopo che il Tribunale fallimentare di Milano ha bocciato la richiesta di ristrutturazione del debito avanzata dalla società ed ha dichiarato lo stato di insolvenza. Dubbi infine anche su Pramac e Pininfarina. 

 
Avvio in calo anche per le borse europee, penalizzate dai ribassi dei listini asiatici, con gli investitori in attesa dei risultati trimestrali di General Electric 
e di nuove indicazioni sugli outlook della società.  La preoccupazione per la situazione finanziaria greca continua a pesare sugli investitori, dopo che ieri Atene ha chiesto colloqui ufficiali con le autorità europee e il Fondo monetario internazionale, primo passo verso l’eventuale utilizzo dei prestiti di emergenza.  
Dati tratti dalla newsletter Morning Meeting di Unicredit
 

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