Borse, Citigroup controbilancia Goldman

Le borse ringraziano il Superindice elaborato dal Conference Board degli Stati Uniti e Citigroup. Quella che secondo le previsioni di molti osservatori doveva trasformarsi in un’altra seduta di grandi perdite (vicine al 2% come venerdì scorso) si è invece chiusa con variazioni vicine alla parità.

A risollevare le sorti dei principali indici internazionali ci hanno pensato il Superindice di marzo e la trimestrale di Citigroup. Nel primo caso il dato macroeconomico ha superato le attese registrato un +1,4% contro il +1% previsto dagli analisti. Stessa sorte per i conti di Citigroup risultati superiori alle attese di mercato con un utile netto nel primo trimestre del 2010 di 4,4 miliardi di dollari e ricavi pari a 25,4 miliardi di dollari. Il tutto ha spinto il titolo a guadagnare nell’arco della giornata anche il 5%, risollevando per un momento il settore bancario (+0,1%) che deve ancora fare i conti con la vicenda Goldman Sachs (ancora in perdita dopo il -13% di venerdì).

Tutto questo ha consentito di riportare il Dow Jones e Nasdaq vicini alla parità (al momento della chiusura delle Borse europee erano rispettivamente fermi a -0,06% e -0,22%). Tra gli altri indici si segnale il -0,43% del Cac 40, il -0,31% del Ftse 100 e il -0,34% del Dax di Francoforte.

L’indice Ftse/Mib, invece, archivia la seduta in calo dello 0,96%, in linea con la debolezza delle principali piazze finanziarie europee e di Wall Street. A pesare, in questo caso, anche lo stacco delle cedole di Fiat, Parmalat e Prysmian. I maggiori ribassi vengono registrati da Cir, Azimut, Exor, Finmeccanica, Generali, Impregilo, Parmalat, Autogrill, Pop. Milano, Buzzi Unicem, Fiat, Mediaset, Mediolanum, Pirelli e Unipol. Positive invece Banca Mps, Stm e Snam Rete Gas (Dati di Piazza Affari forniti da www.investimenti.unicredit.it).

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