Sparkle e Argentina all’assemblea di Telecom

Il caso Sparkle, Telecom Argentina, ma anche le mire di Telefonica e le strategie che il gruppo intende adottare per raggiungere gli obiettivi di ricavi nei prossimi anni. Sono queste le questioni su cui si farà il punto quest’oggi a Rozzano, dove è da poco iniziata l’assemblea annuale degli azionisti di Telecom Italia.

Il “benvenuto” agli azionisti lo ha dato un migliaio di lavoratori del gruppo, che questa mattina hanno manifestato di fronte al padiglione contro i tagli al personale previsti nel nuovo piano industriale. Nel mirino dei manifestanti, per lo più iscritti alle sigle Cub e Cobas,  oltre agli esuberi, c’è il dividendo (5 centesimi per azioni), “tutto a carico dei lavoratori”, e l’aumento degli stipendi per i manager.

Di certo, oggi in assemblea, non mancherà qualche domanda sul caso TI Sparkle, che ha comportato un accantonamento di 507 milioni di euro ed ha pesato sui conti 2009 per 10 milioni di euro. La trattativa con Il Fisco dovrebbe concludersi entro l’estate, mentre prosegue il filone penale del procedimento. Martedì la società ha confermato l’azione di responsabilità contro l’ex amministratore delegato Stefano Mazzitelli per il coinvolgimento nella frode a carosello negli anni 2005-2007.

Quanto a Telecom Argentina, ieri l’assemblea della società ha approvato i bilanci 2008 e 2009. Il gruppo guidato da Franco Bernabè, coazioni sta assieme alla famiglia Werthein, ha ottenuto dalla Corte commerciale la sospensione dei punti all’ordine del giorno che avrebbero potuto nuocere agli interesse di Telecom (tra questi la nomina di nuovi amministratori). Restano ancora congelati i diritti di voto dei consiglieri espressione del gruppo italiano.

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