Bond greci, ma sono davvero spazzatura?

Dopo l’abbassamento del rating dei Titoli di Stato ellenici a livello “junk” (spazzatura), è scoppiato l’allarme sull’esposizione nei confronti dei bond greci, ma il rischio è davvero così alto?
Concretamente sono più esposti quegli investimenti basati su titoli short, ma anche per questi non è detta l’ultima parola. È davvero conveniente disfarsene come sta accadendo sul mercato negli ultimi giorni?

Visti gli sviluppi in merito alle decisioni comunitarie europee, tutto fa pensare che sia intenzione dell’Unione salvare la Grecia dal fallimento, evitandone la bancarotta statale.
Di fronte alla quasi certezza che la nazione non verrà lasciata fallire, molti operatori preferiscono tenere i nervi saldi.
Salvo che tutti i passi fatti negli ultimi mesi per aiutare la Grecia cadano come birilli di bowling di fronte alla palla del debito accumulato da Atene, presto l’Ue e l’Fmi vareranno un piano d’aiuti per la nazione, che applicherà inoltre un piano di austerity in grado di non far sommergere il Paese dalle cattive acque in cui naviga da tempo.
 
Secondo alcuni operatori avere o non avere in portafoglio titoli di Stato greci in questo momento comporta rischi simmetrici. Se da un lato esiste il rischio di perdere tutto, dall’altro riesce veramente difficile credere che l’Europa lascerà fallire la Grecia, perché questo comporterebbe un danno enorme per tutta l’Unione. Certamente il Paese ha di fronte a se 10 anni di crescita pari a zero, dopodiché sarà in grado di ripagare il proprio debito, ma forse conservare i titoli di Stato greci ora potrebbe rivelarsi una strategie vincente che darà i suoi frutti all’indomani della tempesta, almeno secondo i più ottimisti.

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