Impregilo, patto Igli verso la riconferma

Impregilo si rimette in marcia dopo un 2009 difficile, nell’attesa della riconferma del patto di Igli. In occasione dell’assemblea del gruppo che si è tenuta quest’oggi per approvare i conti, l’ad Alberto Rubegni ha annunciato che la società è in procinto di presentare due offerte per alcuni impianti di dissalazione in Arabia saudita, dal valore di 4 miliardi di euro complessivi. La prima delle due offerte sarà depositata domenica 9 maggio per l’impianto di Raz Azur in Arabia Saudita, da Impregilo Arabia, Fisia (controllata di Impregilo) e Bemco, una società facente capo alla famiglia Bin Laden.

Nel 2009 Impregilo ha risentito del calo di commesse in Medio Oriente nel settore dell’impiantistica (facente capo a Fisia). La possibilità di partecipare ad una gara in quella regione è quindi di buon auspicio per il gruppo presideuto da Massimo Ponzellini. L’ad ha aggiunto che anche in Kuwait c’è un progetto di un impianto di dissalazione e che “ce ne sono altri nell’area del Golfo” del valore simile.

E nell’attesa del rinnovo dei patti di sindacato della controllante Igli in scadenza a giugno, Beniamino Gavio, uno dei tre soci (gli altri due sono i Benetton e i Ligresti) di Igli, getta acqua sul fuoco. Il figlio dello scomparso Marcellino ha rassicurato che il patto “sarà rinnovato per tre anni” e che “il nostro obiettivo è lo sviluppo dell’azienda”: “al patto di sindacato – ha aggiunto – stiamo lavorando, problemi fra i soci non ce ne sono stati, non abbiamo litigato”.

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