Consob, meno conflitti con la riforma degli incarichi di amministrazione e controllo

Con l’emanazione del regolamento in materia di limiti al cumulo degli incarichi dei componenti degli organi di controllo degli emittenti quotati e con strumenti diffusi, si è data attuazione operativa al disposto dell’art. 148-bis del TUF, la cui introduzione rispondeva ad uno specifico interesse del legislatore: garantire la disponibilità da parte dei professionisti incaricati di un tempo adeguato per lo svolgimento degli incarichi di controllo presso gli emittenti e così contribuire ad un generale innalzamento della qualità dell’attività svolta da tali organi societari. In tale prospettiva è stata individuata una soluzione che, sia pure in un’ottica di semplificazione, tenesse conto delle possibili combinazioni tra le diverse tipologie di incarico (sindaco, amministratore, etc.) che il membro di un organo di controllo di un emittente può assumere in differenti categorie di società di capitali.

L’esperienza maturata a seguito dell’avvio, avvenuto nel settembre 2008, del sistema automatico di rilevazione delle informazioni (S.A.I.V.I.C.), ha permesso di svolgere una prima analisi della situazione del mercato dopo l’introduzione dei limiti al cumulo degli incarichi. Tale analisi si basa sulle dichiarazioni annuali del 2008 (avente ad oggetto la situazione degli incarichi al 30 agosto 2008 e resa tra il 1° e il 30 settembre 2008) e del 2009 (avente ad oggetto la situazione degli incarichi al 30 giugno 2009 e resa tra il 1° e il 15 luglio 2009). Inoltre, sono state prese in considerazione anche le dichiarazioni di aggiornamento rese tra le due dichiarazioni annuali (1° ottobre 2008 – 30 giugno 2009) e quelle rese successivamente alla seconda dichiarazione (16 luglio 2009 – 31 gennaio 2010).

Dall’esame delle comunicazioni effettuate dai componenti degli organi di controllo, raffrontate con la situazione precedente all’entrata in vigore della normativa in parola (febbraio 2007), è possibile affermare che l’effetto ricercato si sia realizzato; infatti, si è rilevata:
– una riduzione degli incarichi ricoperti dai singoli componenti. In particolare si riscontra:
– una contrazione del numero medio di incarichi svolti dai professionisti interessati (il valore è sceso dal 19,2 del 2007 al 14,4 del 2008 e al 12,5 del 2009);
– una riduzione dei soggetti che hanno più di 30 incarichi (dal 20,5% del 2007 all’8,4% del 2008 e al 4,0% del 2009);
– la riduzione del peso percentuale dei soggetti che hanno un numero di incarichi doppio rispetto a quello medio (passati, rispettivamente dal 9% del 2007 all’8,5% del 2008 a meno del 4% del 2009);
– una forte riduzione del numero massimo di incarichi di amministrazione e controllo complessivamente ricoperti da un singolo soggetto (rispettivamente, 108 nel 2007, 71 nel 2008 e 62 nel 2009);
– una riduzione del valore medio del cumulo degli incarichi (limite massimo di 6 punti) passato da 3,1 punti del 2008 a 2,95 punti nel 2009;
– l’incremento del numero di professionisti presenti negli organi di controllo degli emittenti e quindi il maggior grado di apertura dell’industria verso la professione.
Inoltre, l’incremento costante della frequenza con cui vengono inviate le dichiarazioni di aggiornamento indica la propensione dei componenti ad adottare, anche ove non espressamente richiesto, un sistema di comunicazione “nel continuo” che integra quello “nel discreto” imposto attraverso l’obbligo della dichiarazione annuale:
– tra la prima e la seconda dichiarazione annuale (periodo dal 1° ottobre 2008 al 30 giugno 2009) le dichiarazioni di aggiornamento, rese da 725 componenti, sono state 1.151, con una media giornaliera di circa 6 dichiarazioni;
– successivamente alla seconda dichiarazione annuale (periodo dal 16 luglio 2009 al 31 gennaio 2010) le dichiarazioni di aggiornamento sono state 1.092 rese da 719 componenti, con una media giornaliera di circa 8 dichiarazioni.

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