Euro, riforma del patto di stabilità

Torna l’ottimismo sul futuro della moneta unica.
 

 Il presidente della Bce,  Jean Claude Trichet, si è definito fiducioso pur lanciando l’allarme sull’essenzialità di  “una maggiore sorveglianza sulle politiche di bilancio dei paesi dell’Eurozona”. Il numero uno dell’istituto di Francoforte ha voluto inoltre ribadire come non ci siano dubbi sull’indipendenza dell’Eurotower.
 

I piani di intervento messi a punto nello scorso fine settimana dai paesi europei sono volti a “ristabilire la normalità”, ma tutti gli Stati dell’Eurolandia ora sono da considerare “Sorvegliati speciali”, accomunati (seppur in misura diversa) da finanze pubbliche rese fragili dalla crisi economica e finanziaria più grave che si ricordi. All’indomani del varo del piano di salvataggio della Grecia e dell’intervento volto a stabilizzare l’euro, la Ue si appresta a stringere il controllo sui conti. Quest’oggi, su proposta della Commissione Europea, si discuterà in merito ad una svolta rigorista del Patto europeo di stabilità e di crescita, che si intende modificare tramite il rafforzamento della  vigilanza preventiva sulle manovre di bilancio e sulle riforme strutturali degli Stati membri. Questa stretta si realizzerà attraverso l’estensione dei vincoli rappresentati dal parametro sul debito pubblico e sul deficit, congiunto con sanzioni per i Paesi poco virtuosi e la creazione di un “Semestre europeo”, oltre al potenziamento delle facoltà di controllo dell’Eurostat sulla veridicità delle statistiche nazionali.
 

La riforma del patto richiederà del tempo, motivo per cui l’Eurogruppo lunedì intende lanciare un richiamo a tutti i Paesi Ue, affinché facciano più sforzi per correggere i deficit eccessivi e accelerare il percorso di risanamento dei conti. 
 

Il presidente della Commissione Ue, José Manuel Barroso ha commentato: “Il piano deciso per aiutare i Paesi dell’euro sotto attacco non prevede solo denaro per gli Stati, ma chiede anche di fare sforzi aggiuntivi, con un consolidamento supplementare delle finanze pubbliche”. Per quanto riguarda infine il pericolo contagio, Bruxelles ha sottolineato come la situazione dell’Italia non sia assolutamente paragonabile a quella di Spagna e Portogallo, con un livello di deficit più sostenibile e un’esposizione sui mercati minore, seppur  l’elevato debito del nostro Paese resti  sotto osservazione da parte della Commissione Ue, che ora attende di capire come si articolerà la manovra da 25 miliardi in due anni annunciata dal governo.  

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