La crisi del paradiso dell’eccesso avvenuta nel novembre 2009, aveva sconvolto i mercati finanziari di tutto il mondo, ma poi, per fortuna, tutto si era ricondotto sulle vie della normalità grazie all’intervento provvidenziale dello sceicco Khalifa bin Zayed Al Nahayan, attuale presidente degli Emirati Arabi Uniti nonché emiro di Abu Dhabi.
Ecco ora arrivare la definitiva parola “fine” sui timori asiatici. La holding pubblica dell’Emirato Arabo ha chiuso un’intesa da 14,4 miliardi di dollari con le banche creditrici, che detenevano circa il 60% del debito complessivo di Dubai World, mentre la restante parte era in capo al governo locale.
La finanziaria ripaghera’ quindi 4,4 miliardi di dollari in 5 anni ed i restanti 10 miliardi in otto anni.