Euro debole manovre forti

…nel suo ufficio ha trovato sulla scrivania un biglietto dove c’era scritta questa frase allarmante. Glielo aveva lasciato uno degli esponenti più in vista del precedente esecutivo laburista, Liam Byrne, viceministro del Tesoro. Un aneddoto, tanto per dare un’idea di dove si è cacciata la vecchia Europa dopo la crisi finanziaria mondiale del 2008 e dopo (o durante?) la crisi greca che ormai ha investito tutto il continente. Comunque nella seconda metà di giugno, una quarantina di giorni dopo l’ingresso a Downing Street di David Cameron, il nuovo governo inglese varerà una manovra d’emergenza di tagli alle spese e di altre misure per risanare il deficit per un ammontare complessivo di 6 miliardi di sterline (oltre 7 miliardi di euro). Paradossalmente poca cosa rispetto a quella che dovrà varare il governo italiano, magari dividendola in due tranche e spalmandola su più esercizi, che dovrebbe aggirarsi tra i 25 e i 28 miliardi di euro anche se ancora le sue dimensioni non si conoscono esattamente. Al massimo trapela qualcosina sui provvedimenti che potrebbero essere presi a breve: si va da un drastico intervento sugli stipendi delle categorie più “ricche” della pubblica amministrazione (nel mirino ci sono tutti coloro che guadagnano più di 75-80 mila euro lordi annui: si tratta di magistrati, professori universitari, dirigenti di prima fascia, dirigenti di seconda fascia delle agenzie fiscali e degli enti previdenziali, diplomatici e prefetti), a una stretta sulle finestre per il pensionamento di anzianità e vecchiaia a partire dal 2011 e un contributo di solidarietà dalle pensioni d’oro, quelle che nel 2008, quando sono entrati in vigore gli “scalini Damiano”, valevano otto volte l’assegno minimo. E si dovrebbe arrivare a mettere mano anche alle pensioni di invalidità dando vita ad oltre 100 mila nuove verifiche: secondo alcune stime circa il 15% dei pensionati per invalidità non avrebbero i requisiti. Gli altri paesi non stanno meglio, senza scomodare le miserie dei Pigs. È chiaro che con una situazione così su tutti i mercati europei regni un’altissima volatilità che non lascia assolutamente tranquilli gli operatori che sanno benissimo che nuove folate speculative potrebbero rapidamente sconvolgere il quadro di breve. Quindi per i piccoli investitori meglio spingersi in avventure sull’azionario.
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