Paperoni, una specie in via d’estinzione?

di Eliana Pelucchi

…in tutto il pianeta. In India e Portogallo, quasi un quarto degli high-net-worth individuals – ovvero quelli che hanno un patrimonio investito di oltre 1 milione di dollari – hanno dovuto dire addio al conto in banca a sei zeri. Nel Regno Unito i milionari sono diminuiti del 21%, negli Stati Uniti del 19%. Quello che forse tutti non sanno, però, è che nel pianeta Terra esiste un’isola felice chiamata New York City dove si nasconde la più alta concentrazione di Paperon De’ Paperoni. Complessivamente nella Grande Mela ci sono 224 miliardi di dollari concentrati nelle mani di 69 miliardari. Il più ricco di miliardi ne ha 18 (guarda caso è anche il sindaco: Michael Bloomberg) e i cinque più poveri sono alla pari con un miliardo tondo ognuno. Dei 69 straricchi newyorkesi 54 hanno visto la loro fortuna aumentare dal 2009 al 2010. Solamente otto di loro sono più poveri che non un anno fa. Altri otto sono rimasti in situazione stabile, sette fanno nuovamente capolino nell’elenco dei miliardari stilato dal settimanale Forbes dopo essere rimasti temporaneamente fuori per un anno. E sono solamente due i nouveaux riches di quest’anno. Sono Charles Zegar, co-fondatore dell’impero che porta il nome del sindaco Bloomberg, e Steven Shonfeld, un finanziere di cinquant’anni noto per il suo “conspicuous consumption”. Si fa notare infatti per il modo irriverente con cui ama spendere. Per esempio a casa sua – una villa costata 90 milioni di dollari – si è fatto costruire un campo di golf. Ma ama precisare che non è un campo privato. “E’mente per me”.

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