In tale ottica assume un interesse sempre crescente la possibilità di sviluppare un accordo con le Coop nell’ambito della grande distribuzione organizzata per espandere il canale di offerta dei prodotti sia bancari che assicurativi.
Un’idea che è tutta da definire ma che fornisce una misura del cambio di strategia generale. La tendenza dei prezzi nel medio termine è chiaramente in negativo.
La spinta del movimento discendente di Unipol è stata tra le più sostenute nel listino delle blue chip. Una perdita di valore costante e progressiva che ha espresso tutte le perplessità della comunità finanziaria sulla capacità reddituale e solidità patrimoniale del gruppo emiliano.
Operativamente siamo entrati in una fase delicata per le quotazioni del titolo, con il test ribassista di 0,65 euro che fornisce un’indicazione di più ampio respiro.
Al momento la debolezza del titolo sembra “cronica”, anche in virtù del prossimo aumento di capitale, ma in ottica di money management la possibilità di ottenere un risk-reward pari a due rende l’operazione di acquisto stimolante nel breve termine. Sulla base di tali indicazioni consideriamo interessante un ingresso Long al superamento di 0,71 e con proiezione a 0,80.