Listini Ue ancora sotto tiro: cresce la disoccupazione e cala la manifattura

Continua a crescere la disoccupazione nell’area Euro, mentre cala l’indice manifatturiero di Francia Germania e Italia. In mattinata sia Eurostat che Istat hanno diffuso sulla disoccupazione nel mese di aprile, che con l’eccezione della Germania mostrano una crescita del numero dei senza lavoro nei principali Paesi del Vecchio Continente.

Secondo i dati diffusi dall’istituto del Lussemburgo i disoccupati sono aumentati al 10,1% rispetto al 10% di marzo mentre nell’Europa a 27 il tasso di disoccupazione e’ stabile al 9,7%. Tra le principali economie dell’area euro in Italia la disoccupazione aumenta dall’8,8 all’8,9%, stabile in Francia al 10,1% e in calo dal 7,3 al 7,1% in Germania. Continua invece a salire in Spagna con un tasso al 19,7% ad aprile rispetto al 19,5% del mese precedente.

Intanto, è stato rivisto al ribasso il Pmi manifatturiero della zona euro di maggio. L’indice manifatturiero viene indicato a 55,8, rispetto ai 55,9 indicati nella stima flash, risultando al di sotto dei 57,6 punti di aprile. Si tratta del livello più basso delgi ultimi tre mesi. Il dato era atteso a 55,9 punti dagli economisti. Quello italiano è sceso a 54 da 54,3, quello francese a 56,6 da 55,8. La Germania cala a 58,4, meno delle stime (a 58,3).

Con riferimento all’Italia, bisogna risalire al quarto trimestre del 2001 per avere un analogo livello. E le categorie più colpite, ancora una volta, sono i giovani. Secondo l’Istat, ad aprile il tasso di disoccupazione è cresciuto dello 0,1% all’8,9% rispetto a marzo. Su base tendenziale, il tasso mostra un rialzo di 1,5 punti percentuali, dal 7,4% ad aprile 2009. Le persone senza lavoro salgono di 21.000 unità rispetto a marzo e portano il totale a 2,220 milioni. Su aprile 2009 l’incremento è di 372.000 disoccupati. Tra i 15 e i 24 anni il tasso di disoccupazione è pari al 29,5%, in rialzo di 1,4 punti percentuali su marzo. Il tasso di disoccupazione delle donne si attesta al 10%. Per la prima volta dopo tre mesi consecutivi di calo il tasso di occupazione sale di un decimo di punto al 56,9%.

In aumento gli occupati, che salgono a 56.000 unità in termini congiunturali ma scendono di 307.000 rispetto allo stesso mese dello scorso anno. Il risultato congiunturale positivo è dovuto alla componente femminile, grazie ai risultati della regolarizzazione delle colf avviata nell’autunno 2009. Cresce il tasso di disoccupazione, ma cala quello relativo all’inattività, che tra i 15 e i 64 anni arriva al 37,5%, in discesa di 0,2 punti percentuali su marzo. Tra le donne il tasso di inattività raggiunge il 48,7%, in flessione di 2 decimi di punto percentuale.

Le notizie sul fronte occupazionale non fanno bene i listini europei, già colpiti pesantemente dalle vendite fin dall’apertura di questa mattina. Le incertezze sulla stabilità del Vecchio Continente, assieme alle tensioni geopolitiche (rinforzate dall’attacco di Israele ad una nave umanitaria) creano nervosismo sui mercati. A metà mattina il Fste Mib cede il 3,6%, seguito da Eurostoxx (-2,6%), Cac 40 (-2,3%) e Ftse 100 (-2,1%). 

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