Borse, avvio in rialzo. In Italia arriva il governo argentino

Avvio di seduta in rialzo per le borse europee dopo la chiusura in rally di Wall Street (Dow Jones +2,1%, S&P500 +2,35%, Nasdaq100 +2,82%) e la buona prova di forza mostrata stamane dall’indice Nikkei che ha chiuso le contrattazioni con un balzo in avanti dell’1,8%, spinto dalle ricoperture di posizioni corte. Gli investitori sembra abbiano ritrovato la fiducia circa le sorti dell’economia globale, dopo il buon andamento delle aste di titoli di Stato in alcuni dei paesi finanziariamente più fragili della zona euro. Oggi prima dell’avvio degli scambi a Wall Street saranno diffusi i risultati trimestrali di FedEx dai quali ci si attende un utile per azione di USD1,32. Ieri forte calo per Best Buy dopo che la maggiore catena di negozi per l’elettronica di consumo degli USA ha pubblicato una trimestrale al di sotto delle attese degli analisti. Per l’Italia, Ubs ha tagliato il target price di Fastweb da EUR19,50 a EUR15, il rating è neutral.

Tra gli eventi della giornata si segnala la tappa italiana per la Repubblica argentina, che presenta la seconda offerta pubblica di scambio sulle obbligazioni in default. Sul mercato primario focus sull’asta tedesca da EUR5 mld di titoli decennali. L’Istat pubblica oggi i dati finali sui prezzi al consumo in maggio, dove si attende la conferma delle rilevazioni iniziali (+1,4% su anno e +0,1% su mese). In arrivo anche i dati sull’inflazione di Eurozona, dove è prevista la conferma dell’1,6% tendenziale della prima lettura, mentre si stima una revisione del dato congiunturale allo 0,1% dallo 0,5%. Negli Usa focus sui dati immobiliari relativi al mese scorso (previsti 630.000 nuovi permessi di costruzione, dai 610.000 di aprile, e 650.000 nuovi cantieri residenziali, contro i 672.000 precendenti). Da segnalare anche i prezzi alla produzione e la produzione industriale di maggio, quest’ultima attesa in rialzo dello 0,9%. Il cambio Eur/Usd quota 1,2330 mentre il petrolio Wti scambia a USD77,10 al barile.

Dati e testi tratti dalle newsletter di Unicredit

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