di Sara Lupi
Quella del 2009 è stata un’ottima vendemmia e i produttori vinicoli di Bordeaux si stanno preparando a raccoglierne i frutti. Dopo tre anni deludenti, infatti, ci si attende un nuovo decollo dei prezzi, grazie anche al forte contributo della domanda da parte di compratori asiatici. Simon Staples, direttore vendite dello storico distributore di vino londinese, Berry Bros & Rudd, ha detto di aver ricevuto ordini di bottiglie di Bordeaux del 2009 pari a nove volte i livelli registrati nel 2005, annata considerata eccezionale. “C’è una domanda incredibile, non ho mai visto una cosa simile”, ha affermato. L’anno scorso la Cina ha importato, soprattutto dalla Francia, ben 50 milioni di casse di vino, il doppio rispetto all’anno precedente, come risulta dai dati dell’International Wine and Spirits Record. Secondo Alex Smith, redattore della rivista IWSR, “i facoltosi magnati cinesi stanno investendo somme più consistenti in vini costosi, mentre le aste di Hong Kong crescono in importanza e arriveranno presto a superare quelle di Londra” per visibilità e reputazione. Per ora solo pochi produttori di Bordeaux, come Margaux, Mouton-Rothschild e Latour, hanno già annunciato i prezzi, ma bastano a dare un’idea chiara di qual è la tendenza: “sono tutti molto più cari di quanto ci aspettassimo”, ha detto Staples.
Una cassa di Chateau du Tertre del 2009, ad esempio, costa 264 serline, un aumento del 40% rispetto al 2008. E nonostante ciò, tutte le 750 casse disponibili da Berry Bros “sono state vendute nel giro di un’ora”, ha aggiunto Staples. Al realizzarsi di questa vendemmia memorabile hanno contribuito soprattutto le condizioni metereologiche quasi ottimali di cui la Francia sudoccidentale ha goduto l’estate scorsa. Sylvie Cazes, presidente dell’associazione privata “Union des Grands Crus de Bordeaux”, prevede che quest’anno i prezzi saliranno in media del 20%. Ma secondo l’esperta si tratta fondamentalmente di un riflesso del calo del 20% registrato nel 2008.
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