Usa, dal lavoro arrivano segnali negativi

Le richieste iniziali di sussidi di disoccupazione negli Stati Uniti sono aumentate di 13.000 unità a quota 472.000 nella settimana terminata il 26 di giugno. Il dato, reso noto dal dipartimento del Lavoro è peggiore delle attese degli analisti che si attendevano un calo di duemila unità.

La media su trenta giorni è salita nella settimana di 3.250 unità a quota 466.500, il livello più alto dal 6 marzo. Secondo i dati del governo, inoltre, il numero complessivo degli americani che ricevono sussidi di disoccupazione è salito nel periodo a 4.616.000 unità, in rialzo di 43.000 posti rispetto ai 4,5 milioni della settimana precedente.

Più in dettaglio, a giugno nel settore pubblico si sono persi 110.000 posti di lavoro, un risultato negativo che contrasta con il buon risultato di maggio, in cui 431.000 persone avevano ottenuto un lavoro. Un po’ meglio il settore privato. Negli Usa a giugno 112.000 persone hanno trovato lavoro, in crescita rispetto alle 41.000 di maggio.

Tra i lavoratori a tempo, sempre secondo governo americano, nelle settimana che si è conclusa il 26 giugno, hanno perso il posto di lavoro 344.157, un dato migliore rispetto ai 573.779 di maggio.

Secondo i dati del dipartimento del Lavoro, dunque, negli Usa è cresciuta la percentuale di disoccupati  che dal 9,7% di maggio è arrivata al 9,8% di giugno. Secondo gli analisti, Inoltre, è destinata a salire il numero di ore di lavoro per settimana che a giugno si è attestato intorno alle 34,2 ore.

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