Bot, il mercato continua ad apprezzarli

Prosegue il momento positivo dei titoli di Stato italiani. Anche oggi, dicono gli operatori interpellati da Radiocor, i bond a breve termine collocati dal Tesoro hanno calamitato una buona domanda da parte del mercato, attestandosi su livelli di prezzo sostenuti. Il rapporti tra domanda e offerta si è mantenuto in linea con le ultime aste (12,44 miliardi contro i 7,5 miliardi offerti dal ministero dell’Economia) mentre il rendimento ha registrato un lieve aumento all’1,399% lordo. Ancora scarsa la presenza dei piccoli risparmiatori.

“Il risultato dell’asta in termini di domanda”, sottolinea un operatore “si può considerare soddisfacente: i 12,4 miliardi richiesti sono un risultato positivo e rappresentano il massimo toccato nel 2010 in occasione delle aste senza l’offerta contemporanea del Bot trimestrale. In più oggi il mercato sconta una seduta balneare con pochi volumi, anche sul segmento future”.

Nessuna novità emerge sulla qualità degli investitori: “In larga maggioranza”, dice un trader, “si tratta di tesorerie delle banche e di investitori istituzionali”. Stabile, ma sempre ridotta ai minimi termini, la presenza dei piccoli risparmiatori. La tendenza al rialzo dei rendimenti non ha ancora scosso i Bot people, che continuano a preferire altri strumenti di investimento. Rispetto ad un anno fa, ad esempio, i Bot annuali hanno guadagnato oltre mezzo punto (nell’asta di inizio luglio il Bot annuale rendeva lo 0,85% mentre oggi si è a ridosso dell’1,4% lordo) ma l’aumento non è ancora abbastanza per i piccoli risparmiatori: “Effettivamente”, aggiunge un operatore, “considerando le commissioni massime applicate dalle banche, il rendimento netto degli annuali è inferiore all’1% (lo 0,916%, secondo i calcoli dell’Assiom) ed è comprensibile che si guardi ad altri strumenti di investimento, come i conti correnti”.

Guardando alla situazione del mercato in generale gli operatori segnalano come il mercato obbligazionario stia attraversando una fase di normalizzazione di cui sta beneficiando la parte breve della curva dei rendimenti: “Nelle ultime settimane”, dice un trader, “si è tornati ad acquistare bond a breve termine con maggiore regolarità e serenità; anche i BoT ne hanno tratto giovamento”. Dopo il breve termine, mercoledì prossimo il Tesoro tornerà a presentarsi di nuovo sul mercato. L’offerta riguarderà il segmento a medio e lungo termine: in totale arriveranno sul mercato BTp a 5, 15 e 30 anni per massimi 7,25 miliardi di euro.

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