Arrivano le trimestrali. Crollano le borse

L’indice italiano Ftse/Mib (-1,45%) chiude l’ultima seduta della settimana in deciso calo tornando in area 20.000 pts. Sotto pressione in particolare le banche, mentre tra i singoli titoli Azimut e Telecom Italia lasciano oltre il 4%, seguite da Autogrill e Banco Popolare. In controtendenza Geox e Parmalat.

Anche le altre piazze del Vecchio Continente devono fare i conti con pesanti ribassi. Il Cac 40 perde l’1,94%, il Dax 30 l’1,53% e il Ftse 100 lo 0,59%. L’indice EuroStoxx50 chiude con un ribasso dell’1,81%, in linea con le altre piazze europee, che hanno esteso i ribassi dopo l’avvio negativo di Wall Street a causa delle trimestrali poco confortanti e dei dati macro sotto le attese diffusi oggi. Tra i peggiori si segnalano E.On (-5% circa), seguita da Telecom Italia, Rwe e Alstom. Limita i danni ArcelorMittal.

In particolare hanno pesato le trimestrali del settore bancario che hanno annunciato utili migliori delle attese ma sia Bank of America che Citigroup hanno presentato ricavi al di sotto delle stime degli analisti. Bofa ha chiuso il secondo trimestre con ricavi netti pari a 29,45 miliardi di dollari (le stime parlavano di 29,75 miliardi), Citigroup ha chiuso con ricavi per 22,1 miliardi (contro i 22,16 miliardi).

Dati e testi tratti dalle newsletter di Unicredit

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