Ok aste Irlanda, Spagna e Grecia

Si chiude con successo l’asta odierna dei titoli di Stato della Grecia. Lo Stato  ha collocato titoli di Stato a 3 mesi, collocando 1,95 miliardi di euro al 4,05%. La domanda ha superato di 3,85 volte l’offerta.

È la seconda asta da quando Atene ha ricevuto gli aiuti dell’Unione Europea a maggio scorso per scongiurare un default del Paese. La Grecia aveva dunque messo sul mercato una settimana fa titoli a sei mesi per 1,25 miliardi di euro poi portati a 1,625 mld. E’ stato il primo ritorno al mercato da parte del Paese dopo la crisi. 

L’organismo che gestisce il debito pubblico (Pdma) ha indicato che questa emissione di bond del Tesoro a 13 settimane andrà in scadenza il 22 ottobre 2010.

Ancora più convincente il risultato messo a segno dall’Irlanda. Nonostante la decisione di Moody’s di abbassare di due livelli rating del paese la National Treasury Management Agency è riuscita a collocare in due aste, una a sei anni e l’altra a dieci, titoli per complessivi 1,5 miliardi (750 milioni ciascuna). Dal fronte dei rendimenti, per l’asta a sei anni, i mercati hanno chiesto uno yield del 4,496%, dal 4,521% dell’asta di un mese fa. Mentre per l’asta a 10 anni la richiesta è stata del 5,537% contro il 4,688% di trenta giorni fa.

A chiudere la giornata positiva per le aste dei titoli di Stato la Spagna che sempre oggi ha collocato bond a 12 e 18 mesi a un prezzo inferiore a quello della precedente asta del 15 giugno scorso, grazie al recupero della fiducia sui mercati nei confronti del debito. L’asta ha raggiunto l’obiettivo di collocare fino a un massimo di 6 miliardi di bond, con una domanda superiore all’offerta.

 

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