Treasury ai minimi, il mercato scommette sulla Fed

Le indiscrezioni sul ritorno di una politica più “interventista” da parte della Fed spingono ai minimi i rendimenti dei Treasury sulle piazze europee. A spingere gli operatori a scommettere sul debito pubblico americano, che solo la settimana scorsa ha ricevuto una “strigliata” da Moody’s, è un articolo del Wall Strett Journal che ipotizza nuovi acquisti di bond da parte della Federal Reserve.

La notizia – se confermata – andrebbe contro la convinzione diffusa che la Fed fosse intenzionata a lasciare che il proprio portafoglio di titoli di Stato si assottigliasse gradualmente mano a mano che questi fossero giunti a scadenza, ma appare invece coerente con le ultime dichiarazioni dei funzionari della banca centrale, che lasciano trapelare preoccupazione per il rischio di una nuova fase recessiva nell’economia.

Solo ieri Nomisma prevedeva il ritorno al “quantitative easing” – le misure di politica monetaria non convenzionale – da parte della Fed, a fronte delle ritrovate incertezze sulla ripresa economica. Il presidente della Fed di St. Louis, James Bullard, ha detto ieri a Reuters Insider che la banca centrale deve avere un piano preventivo per uno scenario del genere, mentre il governatore Ben Bernanke ha ribadito la linea di una politica monetaria accomodante fino a che la ripresa economica non sia tornata su un sentiero sicuro.

l rendimento del titolo a due anni ha toccato il minimo storico dello 0,534% in mattinata, per assestarsi sullo 0,542% intorno alle 11,25 italiane, con il prezzo in rialzo di 1,5/32. Il benchmark decennale è in rialzo di 13/32 e rende il 2,9211%, mentre il titolo trentennale sale di 16/32, con uno yield del 4,0392%.

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