I payrolls salveranno il dollaro?

La mera prospettiva che le banche centrali possano nuovamente iniziare il Quantitative Easing ha dato un colpo enorme alla fiducia che si poteva avere nell’economia USA. Comunque i trader tengono duro, sperando che i Non Farm Payrolls di oggi mostreranno una crescita sostenuta degli occupati del settore privato (per quello pubblico non c’è speranza) eliminando in tal modo il bisogno di ulteriori stimoli – almeno per il momento.

Come si può immaginare, la view sul USD e le attese per la riunione della FOMC di martedì prossimo dipendono fortemente da come usciranno i Payrolls oggi. Anche se l’economia USA dovrebbe riportare un altro mese di una perdita di posti lavoro nel complesso (e quindi una risalita del tasso di disoccupazione), le aziende USA dovrebbero aver proseguito le assunzioni.

Per poter salvare il dollaro, i payrolls del settore privato dovrebbero incrementarsi di oltre 90k. Altrimenti, i timori del mercato circa una convalescenza duratura per l’economia USA sarebbero fondati e il dollaro potrebbe essere venduto ancora più pesantemente. L’importanza del settore privato è emerso di recente, dopo che gli stimoli governativi sono entrati anche nel dato aggregato dei NFP: oramai i trader hanno imparato a guardare oltre il mero dato e a “sviscerarlo”  quindi ci si aspetta: NFP aggregato -63k, Disoccupazione al 9,60%, Occupati settore privato +90k.

Per essere precisi, la maggior parte dei segnali puntano ad un dato migliore del previsto: anche l’ADP (che negli ultimi 7 mesi ha sottostimato i Payrolls) è uscito migliore delle attese. Quindi vediamo gli scenari possibili e l’influenza sui cambi: se il dato sorprendesse in positivo (NFP>125k) allora potremmo vedere una ripresa significativa nel greenback, con UsdJpy il più reattivo ma con rialzi possibili anche nel AudUsd e NzdUsd (per via dell’aumento della propensione al rischio).

Nello scenario contrastante, con dati negativi, dovremo quantificare la sorpresa in negativo rispetto al dato atteso (soprattutto la componente privata). I Payrolls sono il dato che crea più volatilità  nel mercato e quindi la prima reazione di solito non è la reazione duratura (non è la reazione “giusta” si potrebbe dire). Il cambio più mobile sui dati USA è il UsdJpy quindi, con un po’ di pazienza, potrebbe avere senso cercare opportunità qui.

EurUsd – grafico orario

Vediamo ora di trovare qualche spunto interessante, dal punto di vista tecnico, per quest’ultima giornata della settimana.
Iniziamo dall’eurodollaro, che dopo lo strappo rialzista di inizio settimana sembra trovarsi a proprio agio nei pressi di 1.32 figura. È ancora valido, lo si vede anche da un grafico orario, il trend rialzista iniziato settimane fa in area 1.22: grazie a questo, testato più volte, possiamo trovare un livello di supporto dinamico interessante in zona 1.3130.

Il livello invece di resistenza è compreso fra 1.3235, il massimo di ieri, e 1.3260.
Anche il cable appare in fase “riflessiva” nei pressi del massimo raggiunto. In questo caso abbiamo una forte area di resistenza a 1.5965 mentre un livello di supporto, confermato da un doppio minimo perfetto visto ieri, a 1.5825.

Non sono presenti novità dal punto di vista tecnico sul cambio UsdJpy. La tendenza ribassista di lungo rimarrà tale sino ad un ritorno dei prezzi al di sopra di 87, mentre in giornata sembra possibile il ritorno verso la resistenza di 86.50.
Passiamo al cambio EurJpy, dove abbiamo visto ieri i prezzi fuoriuscire dalla figura a triangolo indicata, salvo poi rientrarvi dopo pochi minuti.

Continuiamo di conseguenza a considerare valida l’impostazione grafica: quindi attenzione alla resistenza di 113.75 ed al supporto di 113 figura. Il restringimento sempre maggiore del range non durerà sicuramente oltre questo pomeriggio, attenzione quindi ad eventuali rotture.
Vediamo ora il cambio GbpJpy, notando come i precisi movimenti dell’ultima settimana forniscano livelli molto interessanti. Abbiamo un livello di supporto a 135.80, confermato dal doppio minimo di ieri e una resistenza compresa fra 137.50 e 137.75.

Il cambio AudUsd non si trova particolarmente distante della resistenza chiave di 0.9180. Si tratta infatti di 30 punti ed un’eventuale rottura potrebbe rappresentare il trampolino di lancio che attendevamo per il raggiungimento del precedente massimo (degli ultimi due anni) di 0.94 figura. Molto buona la fase di consolidamento dell’euro nei confronti del franco. 1.3750 ha retto ieri ad un tentativo di rottura ribassista confermandone l’importanza futura. Se questo dovesse tenere oltre la strada a 1.40 è completabile in ogni momento.

Concludiamo con il franco, ma questa volta nei confronti del dollaro, dove possiamo notare come la tendenza di ripresa dal doppio minimo di mercoledì a 1.0350 sia supportata da una precisa linea di tendenza toccata anche ieri: questo ci permette di rafforzare la nostra idea rialzista sino a che dovesse tenere il livello di 1.0440. L’obiettivo odierno potrebbe trovarsi a 1.0550, il massimo di due giorni fa.

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