La Borsa non si è ripresa dalla crisi

L’indice di riferimento di Piazza Affari, il Ftse Mib, ha segnato un progresso dell’8,85% tra fine giugno e fine luglio di quest’anno, ma ha ceduto il 9,58% da fine 2009. È quanto rivela Borsa Italiana nel tradizionale studio mensile sull’andamento del mercato.

Il Ftse All Share ha guadagnato l’8,02% tra fine giugno e fine luglio, mentre rispetto al livello di fine 2009 risulta sotto del 9,26%. Quanto agli scambi azionari, la media giornaliera di luglio è scesa a 2,41 miliardi di euro a giugno dai 3,54 miliardi di euro di luglio. Nel periodo gennaio-luglio i movimenti hanno raggiunto un controvalore medio giornaliero di 3,2 miliardi di euro.

Intanto le quotazioni del greggio e delle altre materie prime spingono al rialzo gli indici delle principali borse europee dopo due sedute in calo, dopo una seduta contrastata in Asia e Pacifico e con i future su Wall Street in crescita.

L’improvviso rialzo delle quotazioni del rame all’asta dei metalli di Londra favorisce i titoli del comparto estrattivo-minerario, da Rio Tinto (+2,17%) a Bhp Billiton (+2,08%). Bene anche Anglo-American (+2,25%) e Randgold Resources (+2,13%). In campo energetico, le quotazioni del greggio sopra gli 81 dollari al barile favoriscono Cairn Energy (+2,45%), Bp (+2,19%), Total (+2,05%) e Shell (+1,53%). In luce Gdf (+1,51%) e International Power (+3,9%), dopo le indiscrezioni di stampa relative ad un interesse del gruppo francese per il gruppo britannico.

In rialzo gli automobilistici Continental (+2,6%), Volkswagen (+1,88%) e Renault (+1,47%) in attesa dei risultati trimestrali di Chrysler e dopo il dato sulle vendite di auto nuove in Cina e in India a luglio. Di seguito, gli indici dei titoli guida delle principali borse europee. – Londra +1,38% – Parigi +0,47% – Francoforte +1,08% – Madrid +1,40% – Milano +1,10% – Amsterdam +1,36% – Stoccolma +0,93% – Zurigo +0,75%.

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