Borse, torna il segno più nel Vecchio Continente

I listini europei hanno chiuso in rialzo dopo quattro sedute consecutive in rosso. In attesa della riunione della Fed che domani fornirà un aggiornamento sullo stato dell’economia Usa, le Borse continentali hanno registrato un progresso di oltre un punto percentuale. A Milano il Ftse Mib ha guadagnato l’1,22% e il Ftse All Share l’1,16%. In controtendenza Fiat (-1,96%) dopo i conti trimestrali di Chrysler. In una giornata con pochi spunti le Borse europee hanno dunque ripreso quota dopo quattro sedute consecutive in rosso. Gli operatori attendono, però, le indicazioni della Federal Reserve che domani sarà chiamata a decidere sul livello dei tassi di interesse e a fornire un quadro sullo stato dell’economia americana.

Londra e Francoforte hanno guadagnato l’1,47% e Parigi l’1,65%. Milano si è mossa in linea con l’andamento europeo spinta dal buon recupero dei comparti bancario e assicurativo. In flessione, invece, Fiat che ha ceduto l’1,96% mantenendo comunque quota 10 euro a 10,01. Il Lingotto ha risentito dei conti della controllata Chrysler: il costruttore americano ha chiuso il secondo trimestre con un utile operativo di 183 milioni in progresso del 28% sui primi tre mesi dell’anno. Alcuni analisti, tuttavia, attendevano già da subito una revisione al rialzo dei target 2010 che invece è stata annunciata per il terzo trimestre. Inoltre la perdita accusata nel secondo trimestre (172 milioni), sempre secondo gli operatori, mostra che l’azione di risanamento del gruppo non è ancora del tutto completata a differenza delle altre case auto Usa.

La giornata è invece stata positiva per Unipol (+3,65%) che continua a beneficiare del ritorno all’utile nel primo semestre annunciato nei giorni scorsi. Nel comparto hanno chiuso in progresso Intesa Sanpaolo (+2,29%) e Ubi (+1,35%). Bene anche Unicredit (+1,45%) che ha annunciato la decisione della Banca Centrale della Libia di concedere all’istituto italiano un via libera preliminare per l’apertura di una filiale nel paese nordafricano. Uniche note negativa nel comparto finanziario il -0,7% di Fondiaria Sai e il -0,6% di Mediolanum. Il prezzo del greggio sopra gli 81 dollari ha sostenuto i titoli energetici con Eni in progresso dell’1,53% e Saipem dell’1,88%. Meglio di tutti ha fatto Enel (+2,09%) sostenuta anche da un report di Goldman Sachs che ha confermato il giudizio «buy» con prezzo obiettivo 5,3 euro. Fuori dal listino principale continua il boom di Olidata (+19,15%) che porta il rialzo delle ultime quattro sedute sopra il 64%. Ben comprate anche le Camfin (+9,13% a 0,3525) che hanno approfittato di un report positivo di Ubs che ha portato il target price da 0,31 a 0,4 euro.

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