Politica protagonista

…di misura le elezioni generali tenutasi in Australia il 21 agosto scorso, il primo ministro Australiano Julia Gillard, trascorrerà questa settimana negoziando con i Verdi e le fazioni indipendenti per formare un governo unito. L’esperienza recente in Inghilterra potrebbe fornirle l’ispirazione necessaria: dopo le elezioni, e dopo un parlamento sospeso in cui sembrava che nessuno conducesse il paese, una coalizione stabile è stata creata e idee interessanti sono emerse. Se la Gillard fallisse, il suo avversario diretto Tony Abbott della coalizione Liberal-Nazionalista proverà a formare un governo. Sarebbe una vittoria ancora più incredibile dell’ascesa della Gillard stessa. Ovviamente l’Aussie soffrirà questa settimana, finchè non si riuscirà a stabilire un governo maggioritario. Ricordiamo che Julia Gillard è la prima donna a raggiungere la carica di primo ministro, e ha dato una spinta fortissima al Labor che stava perdendo consenso a vista d’occhio solo qualche mese fa. Le cose stanno cambiando anche più a nord dell’Australia, e rimaniamo sempre nel Pacific Rim: già in modalità “introspettiva” la settimana scorsa dopo la conferma del sorpasso Cinese ai danni del Paese del Sol Levante, il Giappone dovrà ricalibrare il proprio posto nel mondo. Ieri, 22 agosto, è stato il 100° anniversario dell’annessione della Korea, una risoluzione ingiusta che è stato il preludio delle atrocità nipponiche sul paese. Dal 1945, l’identità nazionale del Giappone è stata legata alla primazia economica in Asia ma ora le cose sono cambiate e dovrà pensare ad un nuovo ruolo, oltre a pensare alla sua economia: ha ancora il tasso debito/Pil più alto tra i paesi del G20 ed una deflazione corrosiva.  Anche l’azionario probabilmente subirà un’altra settimana volatile all’insegna delle discese – ma non  è  una gran sorpresa. Siamo alla fine dell’estate, il volume di trading è ridotto,e anche se gli utili aziendali tengono a galla l’azionario in alcuni frangenti, i report macroeconomici pesano sulla psiche degli investitori. Sappiamo benissimo che l’economia globale non sta soffrendo una mancanza di fondi o liquidità; quello che manca è la fiducia e la volontà di rischiare. Affrontiamo questa settimana con positivi e negativi: dal lato positivo, crescono i fusioni e acquisizioni tra aziende (quindi più linfa vitale anche per il mercato FX); dall’altro lato il mercato lavorativo americano non fa presagire nulla di buono, e probabilmente comporterà l’atteggiamento “risk-off” tra i trader.

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