Borse in piacchiata sui timori di un double-dip

A poco servono le buone notizie provenienti dalla Germania, che ha confermato il Pil in crescita del 2,2% nel secondo trimestre. Né la ritrovata voglia di operazioni di M&A che campeggia sulle prime pagine dei giornali. I  timori di un “double dip” negli Usa, sostenuti dal pessimo dato sulla vendita di case diffuso oggi, ha dato il ritmo alla giornata, spingendo al ribasso i listini.

Secondo i dati del Nar, il National Association Realtor, le vendite di case esistenti a luglio sono crollate del 27,2%, al minimo da 15 anni a questa parte, ovvero da maggio del 1995. Il tasso annualizzato è stato pari a 2,83 milioni di unità. Le stime degli analisti avevano ipotizzato una flessione del 12% a 4,7 milioni di case. Pure il dato di giugno è stato rivisto al ribasso a 5,26 milioni di case dal dato precedentemente fornito di 5,37 milioni.

Anche il presidente della Fed di Chicago, Charles Evans, non ha dato fiducia ai mercati: Evans ha affermato che vi sono segnali di miglioramento dell’economia, ma che la ripresa non è ancora certa. Evans ha precisato che l’attuale debolezza del mercato del lavoro impatta vari aspetti dell’economia, in particolare il mercato immobiliare che alla fine dle 2010 potrebbe vedere i pignoramenti di case salire a 3 milioni di unità.

A metà seduta, il Dow Jones arretra dello 0,98%, il Nasdaq dell’1,36%, l’S&P 500 dello 0,82%. In Europa, hanno chiuso in rosso i principali listini: -1,6% il Ftse 100, -1,35% il Dax, -1,83% il Cac 40. L’indice Eurostoxx 50 ha arretrato dell’1,83%. A Milano il Fste Mib ha archiviato la giornata con un ribasso dell’1,58%.

Sul paniere principale trainano le perdite i titoli industriali e delle costruzioni, con Impregilo a -4,06%, seguita da Prysmian (-2,73%), Italcementi §(-3,07%) e Tenaris (-2,61%). In controtendenza Autogrill (+0,22%), Snam Rete Gas (+0,2%) e Terna (+0,16%).

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