Borse, l’Irlanda affossa i listini, ma la Germania regala ossigeno

Mattinata di Sali e scendi per le borse europee. Nonostante la ripresa di fine mattinata, i mercati sembrano però non aver dimenticato i pessimi dati di ieri Usa sul settore immobiliare e il declassamento dell’agenzia di rating Standard & Poor’s sul debito sovrano dell’Irlanda da AA a AA-, con outlook negativo. Il rating del Paese potrebbe subire un ulteriore taglio se le manovre fiscali porteranno a dei miglioramenti più lenti di quanto ci si attende.

Si guarda ora con molta attenzione a quella che sarà la partenza di Wall Street, con i futures che si mostrano leggermente positivi. In focus nuove statistiche come gli ordini di beni durevoli, le vendite di case nuove e le scorte di petrolio settimanali.

Attorno a metà giornata, cedono tutte le principali piazze europee, Milano inclusa, pur rimanendo al di sotto del punto percentuale. A livello settoriale perdono quota soprattutto gli energetici mentre rimbalzano le costruzioni dopo la debacle della vigilia.

Tra le singole note, come riportato da teleborsa, sotto i riflettori il gruppo olandese della birra Heineken, che ha chiuso i primi sei mesi dell’anno con un utile netto in rialzo del 42% a 695 milioni di euro, contro i 575 milioni del consensus.

Bhp Billiton, alle prese con un’offerta ostile per la canadese Potash, ha raddoppiato l’utile nell’esercizio fiscale 2010 al 30 giugno, deludendo gli analisti che avevano previsto qualcosa in più

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