Borse europee giù in scia a Wall Street

Un’altra giornata in rosso per tutte le borse europee, scivolate dopo l’ennesimo dato negativo sul mercato Usa immobiliare, segnato dal calo più consistente dal 1963. L’Eurostoxx 50 ha segnato una flessione dello 0,84%.

Proprio quest’oggi il dipartimento del Commercio americano ha comunicato che le vendite di nuove case monofamiliare negli Usa sono calate del 12,4% a luglio a 276.000 unità, a fronte di attese degli analisti a 330.000 unità. Si tratta del calo più accentuato in oltre 40 anni. Solo ieri le borse erano state scosse da un altro dato negativo, relativo alle case esistenti, in calo del 27,2% a luglio.

A Parigi, il Cac 40 è sceso dello 0,93%. Segno meno anche per il Ftse 100 (-0,75%) e per il Dax (-0,49%). Oltreoceano le borse americane, dopo il tonfo in apertura, riducono i ribassi, con il Dow Jones a -0,1%, l’S&P 500 a -0,3% e il Nasdaq che è riuscito a passare in territorio positivo (+0,09%).

Più ampie le perdite sul listino milanese, in rosso dalla mattinata per le preoccupazioni scatenate dal taglio di rating incassato dall’Irlanda da parte di Standard and Poor’s. A fine giornata, il Fste Mib è arretrato dell’1,16%. Il nervosismo ha colpito in particolare i titoli bancari, alla vigilia dei conti delle big del credito. Mps è scesa del 2,8%, Intesa del 2,43%. Male Unicredit (-2,78%). Anche Azimut chiude in rosso con un calo del 3,07%.

Tengono botta, sulla scia di ieri, i titoli energetici e delle infrastrutture: Atlantia (+1,05%), Snam Rete Gas (+0,96%), Terna (+0,8%). Bene Telecom Italia (+0,3%).

Debole l’euro, che scende sotto quota 1,27 dollari. La moneta unica viene scambiata a 1,2630 dollari vicino al minimo di seduta. La valuta europea si indebolisce anche nel cambio con lo yen a 106,90 mentre il cambio dollaro/yen si attesta a 84,57.

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