Oggi parla Bernanke. Sarà easy money?

Occhi puntati su Ben Bernanke, che quest’oggi in Wyoming alzerà il velo sui futuri passi della politica monetaria della Fed. In poche settimane l’ottimismo degli Usa su di una ripresa dell’economia, complice una sfila di dati macro negativi, è completamento scemato e dall’eventualità di una definitiva exit strategy si è ritornati a parlare di politiche di allentamento quantitativo (il quantitative easing) per continuare a stimolare la ripresa economica.

Quest’oggi la prova dei conti, con Bernanke chiamato a definire quali saranno, se ci saranno, queste misure. Il mercato si attende che la Fed torni ad acquistare titoli di Stato a lungo termine, che già in questi giorni vedono una forte compressione dei rendimenti a fronte dei rinnovati timori sullo stato di salute dell’economia Usa.

Una decisione che di certo non appare facile: in queste settimane Bernanke ha dovuto vedersela con le scissioni all’interno della stessa Fed, con i presidenti locali schierati su due opposti versanti: i keynesiani che benedicono la ripresa degli stimoli fiscali per dare fiato all’economia, dall’altra i monetaristi più tradizionali, che vedono di cattivo occhio un ulteriore intervento dell’istituto centrale. Di certo, il mercato attende un segnale.

Intanto per quest’oggi sono attesi i nuovi dati sul Pil sul secondo trimestre, che gli analisti si attendono al ribasso. Unicredit prevede revisione delle prime stime dal 2,4% all’,14% (qoq), dovuta a un più debole contributo dell’export. 

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