Il gruppo italo-francese, attivo nella produzione dei chip, sembra che abbia programmato uno sviluppo del proprio piano di investimenti di oltre il 7% dei ricavi quest’anno per sostenere la ripresa della domanda dei chip. Un’indiscrezione che trapela da importanti fonti di stampa transalpine, con una scelta che mira ad intercettare una domanda di microprocessori stimata in forte crescita. Una valutazione che non ha ancora contribuito a ristabilire un clima di fiducia con gli investitori, con la tendenza di medio termine che si conferma negativa.
Lo scenario tecnico ruota ancora attorno all’area dei 5 euro, vero e proprio baluardo per STM. Un’area su cui i prezzi hanno trovato più volte la forza di rimbalzare nel corso dell’ultimo anno e che pertanto fornisce un valore significativo dal punto di vista tecnico. Operativamente, quindi, la strategia di maggiore interesse necessita di una duplice condizione, la tenuta di tale area ed il superamento dei 6,00 euro, da cui potrebbe derivare una possibile proiezione a 7,00 euro, livello di resistenza statico di notevole interesse.