Cernobbio, per 200 manager la ripresa stenta a decollare

La ripresa economica mondiale continuerà nei prossimi mesi, ma a ritmi molto blandi. Resteranno stabili borse e mercati valutari.  E’ quanto emerge da un sondaggio condotto da Radiocor su 200 tra manager, imprenditori, professionisti, analisti e gestori in occasione del Workshop Ambrosetti che si è inaugurato oggi.

Ben l’84% degli intervistati è convinto che la ripresa ci sarà, ma per un lungo periodo proseguirà a passi piuttosto lenti. Non mancano i pessimisti, che rappresentano il 13% del panel complessivo (oltre 200 partecipanti). Secondo loro esiste effettivamente il pericolo di una nuova recessione. Pochi invece gli ottimisti: solo il 3% dei partecipanti al sondaggio stima che la ripresa continuerà a velocità sempre maggiore, fino a diventare forte.

Nessuna sorpresa nel medio termine sul mercato valutario. Per la stragrande maggioranza (74%) del campione, infatti, nei prossimi sei mesi il cambio euro/dollaro resterà invariato intorno a 1,25-1,30 euro. Il resto degli intervistati si divide sostanzialmente in misura paritetica: oltre il 13% è convinto che la moneta unica si rafforzerà dirigendosi verso quota 1,40, con il biglietto verde che arresterà la rimonta sull’euro; al contrario il 12,7% crede in una continua ascesa del dollaro, con il rapporto di cambio che andrà gradualmente verso la parità.

Per il 69,7% del panel l’indice Dow Jones nei prossimi sei mesi mostrerà un andamento stabile, intorno a quota 10 mila punti; per il 17,6% scenderà verso i 9 mila; il 12,7% stima che il mercato salirà verso la soglia di 11 mila punti.

Per quanto riguarda il mercato azionario italiano, la maggior parte (55,6%) ritiene che gli indici resteranno stabili intorno agli attuali livelli (il 31 agosto il Ftse Mib ha chiuso a 19.735 punti, segnando un calo di oltre il 15% da inizio anno). Il 24,1% degli intervistati è fiducioso in una risalita della borsa milanese, che recupererà le perdite da inizio anno, mentre il 20,3% ha risposto che Piazza Affari subirà una flessione.

Tra i partecipanti al sondaggio: Luigi Angeletti (segr gen Uil), Matteo Arpe (ad Sator), Franco Bernabè (ad Telecom), Paolo Bertoluzzo (ad Vodafone Italia), Alberto Bombassei (pres Brembo), Raffaele Bonanni (segr.gen. Cisl), Susanna Camusso (vice segr gen Cgil), Pasquale Cannatelli (ad Fininvest), FlavioCattaneo (ad Terna), Fulvio Conti (ad Enel), Alessandro Daffina (ad Rothschild Italia), Guido Damiani (impr), Rodolfo De Benedetti (ad Cir), Carlo De Benedetti (pres Espresso), Sergio Dompé (pres Farmindustria), John Elkann (pres Fiat), Vito Gamberale (ad F2i), Alessandro Garrone (ad Erg), Matteo Germano (Head of Global Invest Solutions PioneerInvest), Giorgio Girelli (ad Banca Generali), Piero Gnudi (pres Enel), Guarguaglini (pres e ad Finmeccanica), Luigi Gubitosi (ad Wind), Raffaele Jerusalmi (ad Borsa Italiana), Emma Marcegaglia (pres Confindustria), Alberto Nagel (ad Mediobanca), Michele Norsa (ad Ferragamo), Corrado Passera (cons del Intesa Sanpaolo), Giovanni Perissinotto (ad Generali), Massimo Ponzellini (pres Bpm), Alessandro Profumo (ad UniCredit), Giovanni Recordati (pres Recordati), Guido Rossi (avvocato), Giovanni Sabatini (dir gen Abi), Giuseppe Sala (ad Expo 2015), Massimo Sarmi (ad Poste Italiane), Pier Paolo Scaroni (ad Eni), Domenico Siniscalco (pres Assogestioni), Gianmario Tondato (ad Autogrill), Marco Tronchetti Provera (pres Pirelli).

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