Borse, i dubbi per gli stress test pesano sull’Europa

Chiusura in rosso per le principali piazze europee, appesantite dalla polemica sugli stress test lanciata questa mattina dal Wall Street Journal, che ha messo in dubbio l’esito degli stress test europei condotti per verificare la solidità dei bilanci delle banche. Così, i titoli finanziari hanno trainato al ribasso i listini del Vecchio Continente: -1,28% il Ftse Mib; -1,11% il Cac 40; -0,6% il Dax, -0,58% il Ftse 100. A metà seduta procede incerta Wall Street, con il Nasdaq a -0,39% e il Dow Jones a +1,24%.

A Milano, Unicredit è scesa del 2,44%, seguita da Mediobanca (-2,38%) e Banco Popolare (-2,28%). Giornata in rosso anche per Fiat (-2,48%), dopo che Nomura ha abbassato il giudizio a neutral. 

Corre in controtendenza Ansaldo (+3,36%), sulle aspettative legate al nuovo piano di rilancio delle infrastrutture annunciato ieri dal presidente Usa Barack Obama. Anche Fondiaria-Sai ha chiuso la giornata con il segno più, mettendo a segno un rialzo dello 0,5% a 7,89 euro. Secondo il quotidiano la Repubblica, Unicredit potrebbe rendersi disponibile a scendere in campo per ristrutturare il settore alberghiero che fa capo a Salvatore Ligresti. L’operazione prevede di unire AtaHotels e Una Hotels. Unicredit, sempre secondo il quotidiano, entrerebbe in una newco con un aumento di capitale riservato. Nel listino All-Star Dada, controllata di Rcs, è schizzata al 10,07% sull’ipotesi di un suo delisting. 

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