Fmi, aumenta il peso della Cina e degli emergenti

Ormai il “dragone” è entrato a far parte di diritto nell’elite finanziaria mondiale, grazie a una economia che definire emergente è ormai alquanto riduttivo. Ecco perchè non suona affatto strano che, secondo quanto riportato dal quotidiano giapponese Nikkei, ripreso da Teleborsa, il Fondo Monetario Internazionale sarebbe prossimo ad una modifica delle quote di partecipazione di alcune nazioni, per meglio riflettere il miglioramento della loro situazione economica.

In particolare, la Cina dovrebbe salire al 6% dal precedente 3,9%, allineandosi al Giappone (le quote si assegnano in base ad alcune variabili quali PIL, apertura e direzione dell’economia, riserve internazionali). In odor di promozione anche alcuni paesi emergenti come India, Corea del Sud, Indonesia e Brasile, mentre potrebbero retrocedere alcune nazioni europee.I cambiamenti, spiega il quotidiano, dovrebbero essere discussi nel prossimo meeting di novembre ed essere implementati a partire dal prossimo anno.

L’attuale classifica dei paesi che “pesano” all’interno del FMI vede al primo posto gli Stati Uniti, seguiti da Giappone, Germania, Francia e Gran Bretagna. Secondo il Nikkei, la Cina potrebbe presto diventare vice-leader, sorpassando l’economia nipponica.

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