Secondo quanto si apprende dalle agenzie, all’ordine del giorno ufficialmente c’è la situazione dei debiti sovrani, in particolare Portogallo e Irlanda ma è verosimile che nel corso del Comitato, nel quale partecipano il ministro dell’Economia, il direttore generale del Tesoro, il governatore della Banca d’Italia e i presidenti della Consob e dell’Isvap, oggi potrebbe essere l’occasione per fare il punto, informalmente, anche sulla vicenda Unicredit.
Intanto sul fronte macro torna sotto forte pressione l’Irlanda, dove i timori per la tenuta dei conti e dei bilanci bancari fanno salire il rischio di default percepito dai mercati a nuovi record, mentre si avvicinano al massimo storico anche i premi di rendimento. I credit-default swap sul debito irlandese, contratti con cui si può scommettere sul rischio d’insolvenza, salgono oggi di 24,5 punti al livello record di 465. Torna sopra i 400 punti, vicino al record, lo ‘spread’ o differenziale fra il rendimento dei titoli decennali irlandesi e i bund tedeschi. Segna invece un nuovo record il premio di rendimento dei titoli decennali portoghesi (a 396,5 punti) e sale lo spread del debito spagnolo (180 punti) e italiano (152), mentre la Grecia si mantiene sui livelli più elevati intorno a quota 885. C’è attesa per l’asta di titoli a quattro e dieci anni da parte del Tesoro portoghese, che ha in programma di collocare stamani fra 750 milioni e un miliardo di euro.