Influenza negativa dagli Usa

Un prolungato periodo di bassi consumi degli Usa non può che riflettersi negativamente sulle esportazioni dei paesi asiatici. Tra gli indici orientali il Nikkei chiude a -0,99%, con gli elementi di preoccupazione sul mercato giapponese che riflettono sia la forza della valuta locale che la tensione politica emersa nelle ultime settimane con il governo cinese. Si bilanciano invece l’Asx, -0,61% ed il Sensex, +0,43%. Avvio di contrattazioni impostato alla cautela anche per gli indici europei con il Dax che cede lo 0,08%, il Cac 40, -0,33% e il Ftse 100, -0,40%.

Sulla stessa linea anche Piazza Affari con il FTSE Mib che dopo mezz’ora di contrattazioni cede lo 0,36% attestandosi a 20.190 punti. Tra le blue chip più toniche segnaliamo Bulgari, +1,18%, Ansaldo, +1,16%, su indiscrezioni su un polo ferroviario in Brasile e BMPS, +1,09%, dopo che Credit Suisse ha alzato il rating ad Outperform. Sul mercato valutario il cross euro/dollaro si attesta a 1,33, sui valori espressi ieri così come sull’obbligazionario il future sul Bund a 131,40.

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