Mediobanca, Banca Imi, Credit Suisse, Goldman Sachs, Barclays, Merrill Lynch, Morgan Stanley, Bbva, Jp Morgan e UniCredit hanno individuato una forchetta provvisoria di prezzo all’interno della quale sondare le intenzioni del mercato sulla quotazione di Enel Green Power che debutterà a Piazza Affari il 18 ottobre.
Ognuna delle dieci banche ha elaborato una valutazione della società: la media dei valori individuati ha determinato un range che va da un minimo di 9,5 miliardi e un massimo di 12 miliardi, con un valore intermedio di 10,5 miliardi che sarà probabilmente il punto di riferimento del mercato. Il conseguente prezzo per azione oscilla tra 1,9 e 2,4 euro, con un valore medio di 2,1 euro su cui potrebbe attestarsi il prezzo di vendita. Il range individuato dalle banche indica che se le offerte si concentrassero al di sotto di 1,9 euro per azione, Egp non verrebbe venduta. Ma rivela anche che i collocatori non si aspettano che gli investitori possano offrire più di 2,4 euro. In ogni caso, anche se il mercato si collocasse sulla parte bassa della forchetta provvisoria di prezzo, Enel avrebbe assicurato il target minimo di incasso, promesso alle agenzie di rating, di 3 miliardi.
In quel caso la società dovrebbe collocare fino al 32-33% di Egp per arrivare a 3,1 miliardi. Se invece, come probabile, il prezzo si attesterà su 2,1-2,2 euro Enel potrebbe fermarsi al 30% ma avrebbe l’opportunità di vendere un altro 3% (oltre il 33% non si intende andare) per arrivare fino a 3,4 miliardi. Bisognerà comunque attendere fino a metà ottobre per conoscere le intenzioni del mercato, dopodichè sarà il cda di Enel, convocato per il 15 ottobre, a fissare la forchetta di prezzo.
Il taglio minimo, 2.000 azioni, dovrebbe essere garantito a tutti gli azionisti Enel (1,4 milioni) e ai dipendenti Enel (circa 40.000 in Italia). Allo scopo il 50% della quota destinata al retail sarà riservata a loro. In numeri si può dire che la quota retail tra il 20 e il 30% del totale dell’offerta, pari a circa 1,6 miliardi di azioni, sarà di circa 320.000-480.000 azioni, di cui il 50% (160.000-240.000 ) sono azioni a disposizione di azionisti Enel e dipendenti.
Per tutti i sottoscrittori è previsto una bonus share, ossia coloro che manterranno per un anno le azioni riceveranno una azione gratis ogni 20 (5% assicurato in 12 mesi, più dividendo e capital gain).
Intanto, in vista dell’Ipo, è stato rinnovato il cda di Egp: Luigi Ferraris è stato confermato presidente e Francesco Starace a.d., a quest’ultimo è stato anche riservato il ruolo di direttore generale.