Fmi: governi, rischio rifinanziamento debito entro il 2011

Nell’ultimo trimestre del 2010 e nel 2011 i governi delle economie avanzate avranno un grande bisogno di rifinanziare il debito pubblico, con somme che possono arrivare in Giappone a superare il 40 per cento del Pil, ma che in Italia, Francia e Stati Uniti superano il 20 per cento.

Lo scrive il Fondo Monetario Internazionale nel suo World Economic Outlook, diffuso oggi. Nel rapporto si evidenzia, a proposito dei paesi con le maggiori esigenze di rifinanziamento, come “con somme così alte in circolazione, anche piccoli elementi di disturbo possono diffondersi rapidamente sui mercati del debito sovrano, modificando la fiducia degli investitori e mettendo a rischio la ripresa”.

Minimizzando i timori per una eventuale crescita dell’inflazione (per la quale, si legge nel Rapporto, “servirebbero diverse crisi, fra cui un protezionismo commerciale o finanziario” in “uno scenario che appare remoto”) il Fondo vede piuttosto in rialzo il rischio di deflazione per le principali economie.

All’origine di questa valutazione, diversi elementi come il debito delle famiglie e le vulnerabilità del sistema finanziario. Un elemento chiave in questo processo, aggiunge il Fondo, le scelte dei governi sui grandi deficit pubblici, dal momento che eventuali “errori potrebbero portare a un lungo periodo di deflazione”.
 

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