Fitch taglia il rating dell’Irlanda

Il declassamento dell’Irlanda “riflette costi superiori al previsto collegati alla ricapitalizzazione delle banche irlandesi, in special modo di Anglo Irish Bank”, spiega Fitch in una nota aggiungendo che “l’outlook negativo rispecchia l’incertezza riguardo alla tempistica e alla forza della ripresa economica e agli sforzi di consolidamento fiscale nel medio termine”.

Solitamente, precisa l’agenzia di rating, l’outlook negativo implica una percentuale leggermente superiore al 50% delle probabilità di un ulteriore downgrade nell’arco di 12-24 mesi. Un nuovo taglio del rating – osserva Fitch – potrebbe verificarsi nel caso di una stagnazione dell’economia e di un debole consolidamento di bilancio.

Alla luce dei costi per il salvataggio delle banche irlandesi, il defict 2010 salirà al 32% del Pil e – secondo Fitch – un elemento chiave per recuperare la fiducia nella sostenibilità delle finanze pubbliche nel medio termine sarà l’annuncio a inizio novembre di ulteriori sforzi per il consolidamento fiscale con un piano quadriennale (2011-2014) che comprenda le necessarie correzioni in termini di entrate e spesa pubblica.

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