La Cina alza i tassi e deprime le borse

Seduta shock per le borse europee. Dopo una mattinata caratterizzata dal segno più, i listini del Vecchio Continente hanno virato al ribasso a fronte della mossa a sorpresa della Cina sui tassi. La Banca Popolare ha infatti deciso di alzare di 25 punti base il tasso d’interesse a un anno sui prestiti e sui depositi, per la prima volta dalla fine del 2007. La percezione del mercato è che tale decisione sia stata presa per frenare l’inflazione e dopo l’annuncio lo yuan ha perso terreno contro il dollaro, alimentando la guerra fredda delle valute in atto e affossando i listini americani, che hanno trainato quelli europei.

L’Eurostoxx 50 ha chiuso con un calo dello 0,53%. In rosso il Cac 40 (-0,69%), il Dax (-0,38%), il Ftse 100 (-0,47%), l’Ibex (-0,09%). Il Ftse Mib è sceso dello 0,12%. Oltreoceano, a poche ore dalla chiusura il Dow Jones scende dell’1,07%, il Nasdaq dell’1,33%, l’S&P500 dello 0,98%.

A Piazza Affari, a trainare i rialzi sono stati, per la seconda seduta consecutiva, i finanziari, con Mps in crescita del 2,1%, il Banco Popolare (+1,53%). Bene costruttori ed energetici: Impregilo +1,3%, Terna +1,19%, Snam Rete Gas +1,01%. In rosso Italcementi (-2,17%), Saipem (-2,07%), Fonsai (-1,97%) e Pirelli & C. (-1,7%).

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