Borse, settimana in rosso per l’Europa

Settimana con il segno meno per le principali piazze internazionali. L’ottava, in realtà, era iniziata sotto i migliori auspici: il G20 finanziario che si era tenuto nel week-end a Seoul, nel quale i venti grandi avevano trovato un accordo di massima sul tema dei cambi e condannato condotte anti-competitive, aveva ridato fiducia agli operatori.

L’entusiasmo è però progressivamente scemato dopo che la Boj ha deciso di mantenere la politica espansiva lasciando i tassi a zero. Il Downgrade di S&P’s sui debiti di Grecia e Portogallo, giovedì, non ha di certo aiutato mentre a Piazza Affari l’annuncio-shock di un aumento di capitale da 2 miliardi di euro da parte del Banco Popolare, domenica scorsa, ha pesato sui titoli finanziari.

Così, nonostante i dati economici tutto-sommato positivi che si sono susseguiti durante la settimana (sui beni durevoli Usa, sulla vendita di case nuove, sulla fiducia dei consumatori in Italia, tutti al di sopra delle attese) i listini hanno chiuso quasi tutti con il segno meno: -1,54% l’Eurostoxx 50; -1,15% il Fste 100, -0,9% il Cac 40. Oltreoceano, a pochi minuti dalla chiusura di venerdì di Wall Street, il Dow Jones archivia la settimana con un ribasso dello 0,36%, l’S&P 500 -0,14%. Controcorrente il Nasdaq: +1,2%. In rosso il Nikkei (-1,87%). In rialzo Shanghai (+0,13%).

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