Consob, lancia l’allarme conti pubblici

La ripresa “ha ancora prospettive incerte” e il principale fattore di rischio nei paesi avanzati, secondo la Consob, “potrebbe essere legato agli effetti delle misure di stabilizzazione della finanza pubblica necessarie per correggere gli squilibri accumulati durante la crisi”. È quanto sintetizza la Commissione, ripresa da Ansa, nel primo numero di un documento a cadenza semestrale denominato ‘Risk outlook’, in cui vengono analizzati fenomeni di natura congiunturale e i trend che caratterizzano l’evoluzione dei mercati finanziari. Insomma incertezza pubblica, un elemento che curiosamente contraddistingue anche il destino della stessa autorità di vigilanza, ancora incerta sul piano della presidenza.

Anche “il rischio sovrano relativamente ad alcuni paesi periferici dell’area euro rimane un elemento di potenziale instabilità per il sistema finanziario”. Sui mercati azionari, evidenzia il documento, persistono “i timori circa le possibili ripercussioni dell’esposizione del sistema bancario verso i paesi più fragili dell’area dell’euro”. Anche i dati sulle variazioni dei rating “mostrano un quadro incerto, con un miglioramento della qualità del credito nel settore corporate e una situazione che riflette ancora elementi di criticità nel settore finanziario”. Per ciò che riguarda la gestione del risparmio, «i riscatti dai fondi di liquidità hanno portato in rosso la raccolta dei fondi sia in Europa che negli USA, mentre si sono ridotti i deflussi di risorse dagli hedge fund; il mercato del private equity rimane stagnante» analizza la Consob.

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