Consob, più cari i contributi 2011

La Consob come ogni anno procede a determinare i soggetti tenuti alla contribuzione, la misura della contribuzione dovuta, nonché le modalità ed i termini di versamento di tale contribuzione. Secondo quanto si legge in una nota diffusa proprio dalla Commissione Nazionale per le Società e la Borsa “i criteri di tariffazione sin qui applicati hanno a suo tempo formato oggetto di formale consultazione con le Associazioni di categoria interessate”, pertanto per il 2011, la Consob intende proporne di nuovi.

Come sottolinea la Consob stessa, però, “si precisa che si tratta comunque di interventi limitati a specifiche categorie di soggetti vigilati e non di una revisione complessiva dei criteri di tariffazione.

Partiamo dagli intermediari. La Commissione intende sostituire il criterio attuale di contribuzione con uno che preveda il versamento di un ammontare crescente al crescere del numero di servizi di investimento autorizzati.

Le motivazioni risiedono nella opportunità di distribuire meglio l’onere della contribuzione tra soggetti autorizzati ad un minor/maggior numero di servizi di investimento, dando luogo rispettivamente ad un minor/maggior importo del contributo da ciascun soggetto dovuto.

Ci sono poi i gestori collettivi. La Commissione ha rilevato che, in base al criterio di tariffazione sino ad ora applicato, risultano esclusi dagli obblighi di contribuzione quegli organismi di investimento collettivo che non offrono le proprie quote o azioni al pubblico a seguito del deposito di un prospetto informativo (ad es.gestori di fondi speculativi ovvero di fondi immobiliari o mobiliari chiusi riservati ad investitori istituzionali).

Per i  gestori di sistemi multilaterali di negoziazione la Commissione intende sostituire tale criterio con uno che preveda il versamento di un importo di ammontare crescente al crescere del numero di strumenti finanziari trattati da ciascun sistema multilaterale/internalizzatore.

Le motivazioni risiedono nella opportunità di meglio distribuire, rispetto al criterio dell’importo fisso pro-capite sin qui praticato, l’onere della contribuzione tra soggetti con un minor/maggior numero di strumenti finanziari trattati, dando luogo rispettivamente ad un minor/maggior importo
del contributo da ciascun soggetto dovuto.

il modulo tariffario sin qui applicato alla categoria emittenti strumenti finanziari ammessi alla negoziazione in mercati regolamentati è di tipo composito e tiene conto del numero e della tipologia di strumenti finanziari di ciascun emittente. Ai fini della determinazione della misura del «contributo di vigilanza» dovuto da ciascun emittente, tale modulo prevede, tra l’altro, la non inclusione nel computo delle azioni di risparmio. La Commissione non ritiene più attuale tale regime di esenzione e, pertanto, ne ritiene opportuna l’eliminazione.

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