Borse tutte con il segno più

Con le vendite al dettaglio statunitensi di ottobre, salite dell’1,2%, i listini europei si lasciano chiudono tutti con il segno più. Euro-dollaro ai minimi di seduta a 1,3613. Poco fa il Ministro delle Finanze portoghese, Fernando Teixeira, ha detto che il rischio che il Paese debba ricevere un aiuto finanziario dall’estero è “elevato”. Per quanto riguarda le materie prime l’oro si attesta a 1.375 dollari mentre il greggio scambia a 86,91 dollari il barile. Il Dax ha terminato in rialzo dello 0,82% portandosi a 63790,2 punti, +0,86% a Parigi per il Cac40 a 3.864,2, +0,41% del Ftse100 a 5.820,4 e +1,2% dello spagnolo Ibex a 10.349,7.

A Milano spicca il +4,58% di Bulgari che sale a 7,42 euro. Deciso segno più per Fiat (+3%) che si mette in scia del comparto a livello europeo grazie alla conferma della valutazione “overweight” da parte degli analisti di Morgan Stanley. Bene anche Exor e Pirelli, che si portano rispettivamente a casa il 2,27% e l’1,79%. +5,05% di Brembo, dopo i giudizi di alcune case d’affari, e +1,24% di Eni, che ha annunciato risultati positivi dalla perforazione del pozzo Perla 3 in Venezuela. Misti i bancari. Da un lato troviamo il +1,28% di Intesa ed in +0,52% di Unicredit dall’altro -3,48% del Banco Popolare e -1,47% della Popolare di Milano. Segno meno anche per Geox (-3%) che dopo i conti è stata penalizzata dal taglio da 4,9 a 3,8 euro del prezzo obiettivo da parte degli analisti di Deutsche Bank.

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