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Ieri è stato il turno di Alan Greenspan che non è andato di fioretto, ma di scimitarra. L’ex presidente della Fed, in un’intervista televisiva, ha infatti individuato il deficit americano (che ora è pari a 1.300 miliardi di dollari), come la discriminante che potrebbe determinare una crisi sul mercato obbligazionario americano, andando in questo modo a mettere in forte pericolo una vera ripresa economica, con la possibilità di sfociare in una recessione.

Il succo della questione, secondo l’ex governatore, è quello di valutare l’outlook a lungo periodo sul deficit e capire se potrà pesare in maniera importante sull’obbligazionario, tanto da spingere in su i tassi di interesse e con loro anche quello dei mutui. Allora sarà la fine. Questa l’idea di Greenspan a riguardo della situazione americana.

Ricordiamo come in questi casi, voci che possono essere considerate autorevoli dai più, hanno il loro peso e fanno riflettere su cose che magari, non tutti, avevano messo a fuoco. A tal proposito ieri, è stata anche pubblicata una lettera sul WSJ, scritta apertamente da 22 tra gestori di fondi hedge e analisti importanti, i quali criticano aspramente il QE messo in atto dalla Federal Reserve, sostenendo che non servirà a nulla.

Spostandoci sul lato europeo, il problema siotto i riflettori, lo sappiamo tutti, è l’Irlanda e le aspettative su un possibile bailout di un importo pari a 4 volte quello impacchettato per il salvataggio della Grecia. La cosa importante qui, è capire le conseguenze che un’eventualità di questo tipo potrebbe portare sul mercato valutario.

Secondo il nostro parere, un’azione di salvataggio sarebbe bearsi per la moneta unica, che potrebbe tornare su livelli forse più consono rispetto a quelli attuali, soprattutto contro dollari americani. Un tema importante che verrà affrontato oggi, è quello relativo al CPI inglese, atteso a 3.1%, oltre il limite fissato dal governo. Se dovesse essere rilasciata una rilevazione superiore al 3%, il governatore della BoE si troverebbe costretto a scrivere una lettera di spiegazione al Tesoro, e le possibilità di rimozione di alcuni degli stimoli monetari, aumenterebbe.

EurUsd – grafico 60 min

Anche il mercato immobiliare qui non aiuta, ed gli ultimi dati, peggiori delle aspettative, hanno aiutato lo scivolamento che la sterlina ha avuto nei confronti del dollaro. Oggi attenzione allo ZEW, alle 11 ora italiana, che vista la situazione tedesca migliorata ed il “poco preavviso” con cui sono stati sbattuti sui giornali i problemi PIIGS (tale da non poter, con buona probabilità, inficiare la fiducia espressa durante le rilevazioni), potrebbe essere buona ed a un pomeriggio ben fornito di dati Usa, che potete trovare al seguente link: http://www.dailyfx.com/calendar/

Cominciando a parlare di analisi tecnica, passiamo ad osservare l’immancabile eurodollaro per notare come la strada a ribasso continua con buona costanza: dal 4 novembre scorso sono state lasciate sul terreno più di 7 figure e appare sempre più complesso intuire dove possa andare a completarsi questo movimento.

Va detto infatti che la linea di tendenza negativa che contiene tutta la discesa da 1.4280 continua a rimanere valida e suggerire un livello di resistenza prossimo al massimo di questa mattina presto a 1.3650, vicino al massimo della seconda parte della giornata di ieri. Sino a che questa trendline sarà confermata i livelli obiettivo sono ancora, inizialmente, a 1.35 (area di congestione durante la salita) e 1.3460 (il 50% di ritracciamento del movimento di salita da 1.2470 a 1.4280).

Il cambio UsdJpy, dopo il superamento di 82.80, appare ancora indirizzato al raggiungimento del precedente livello di massimo relativo a 84 figura. La linea di supporto dinamica che parte dal movimento iniziato la settimana scorsa a 80.60, suggerisce che il supporto di giornata si possa trovare a 82.60, vicino quindi al punto di rottura.

È molto chiaro sul cambio EurJpy il livello da superare per rivedere l’euro ritornare ad apprezzarsi contro la moneta del Sol Levante: 113.50-113.70 è infatti la classica area di congestione dove si sono concentrati una lunga serie di massimi nella settimana di scambi passata.
Osserviamo ora il cable nel breve dove traiamo due spunti interessanti.

Troviamo, su un grafico a 5 o 15 minuti infatti, come i prezzi da ieri abbiano trovato una buona resistenza a 1.6080 mentre possiamo ipotizzare il primo livello di supporto a 1.6020 (questo livello è dato dalla linea in salita valida dallo scorso venerdì).
Il cambio GbpJpy, seppur abbia rallentato la propria corsa, appare ancora, dopo il superamento della linea di tendenza di lungo periodo, orientato al raggiungimento di quel picco a 135 figura visto l’ultima volta alla metà di settembre, dopo l’intervento della BoJ sul cambio UsdJpy.

Il supporto per le prossime ore, senza scomodare nuovamente la trendline che transita a 131.45, potrebbe essere dato da 132.90 prima e da 132 poi.
Il dollaro, nei confronti del franco, prova a rialzare la testa, ma con maggior fatica rispetto agli altri cambi. La situazione di incertezza fa in modo che il franco perda terreno molto più gradualmente.

Per una svolta rialzista il punto più importante è dato dal quadruplo massimo, su candele orarie, a 0.9865, mentre per avere un buon livello di supporto dobbiamo considerare il movimento di salita da martedì scorso, 0.9810-15.
Vediamo il cambio AudUsd, dove possiamo ottenere un buon livello di supporto, da considerare per le prossime ore: 0.9820 è il minimo a cui è giunto il cambio da venerdì e risulta essere molto vicino alla media mobile a 200 periodi, rispettata perfettamente durante la salita che ha portato oltre la parità iniziata a settembre.

Situazione potenzialmente interessante per le prossime giornate sull’oro. Un grafico di XauUsd infatti suggerisce come la tendenza positiva iniziata nuovamente a fine luglio indichi il supporto principale a 1.353. Questa linea è stata solamente oltrepassata per qualche istante durante la salita e non è mai stato possibile vedere una chiusura di candela al di sotto, ne su candele giornaliere ne su candele orarie. Per di più se consideriamo valida la media mobile a 200 periodi notiamo come la stessa suggerisca il medesimo livello di supporto con grande precisione.

Per chi volesse ulteriori approfondimenti, vi aspettiamo alle 9 puntuali per il nostro Morning Briefing in webinar: http://forexforums.dailyfx.com/analisi-live/244106-analisi-live-del-mercato.html

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