Rischio sovrano, Italia meglio della Francia

L’Italia meglio della Francia. E’ quanto emerge dalla classificazione dei principali emittenti sovrani nell’area euro in funzione del rischio, elaborato da Banque Syz & Co.

 

L’indicatore messo a punto dall’istituto evidenzia una graduatoria sull’esposizione al rischio ben diversa rispetto al differenziale dei tassi a 10 rispetto al bund tedesco. La ricerca è stata ripresa dall’agenzia Asca e indica che il paese euro più esposto al rischio relativo è neanche a dirlo l’Irlanda con un valore pari a 1255, segue la Grecia con 58 e quindi la Francia con 25, seguita dalla Spagna (24) e Portogallo 18.

 

L’Italia presenta un valore di 6, appena superore al 5 dell’Olanda e al 3 del Belgio. Banque Syz sottolinea che ”il rischio associato all’Italia è basso a causa della capacità dei governi di assicurare fino al 2008 un eccedenza di bilancio, un risultato di cui non sono stati capaci, ad esempio, i governi francesi”.

 

L’indicatore di rischio relativo consente di ”ottenere una indicazione del rischio sovrano associato ai paesi perifeici della zona euro in funzione dell’andamento dei piani di rigore volti a ridurre il deficit pubblico”.

 

”Questo indicatore – spiega banque Syz – fornisce una misura del potenziale stress generato dallo stato delle finanze pubbliche di un emittente sovrano e permette di anticipare l’andamento del premio per il rischio rispetto alla Germania.

 

Lo squilibrio dei conti pubblici della Grecia ha provocato un aumento del rischio relativo gia’ dal 2007 che si e’ protratto fino alla crisi della primavera scorsa. Le tensioni apparse negli altri paesi periferici cosi’ come, anche se in misura minore, per Francia e Belgio ”sono più recenti ma nondimeno reali”.

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