Tale dinamica è stata accompagnata da risultati economico-finanziari in frenata per i primi nove mesi del 2010. L’utile netto è pari a 108 milioni di euro (-40,4% su base annua), di cui 37,7 milioni nel terzo trimestre (contro i 56,85 milioni del periodo di confronto del 2009). La raccolta diretta è stata pari a 35,6 miliardi (in linea rispetto allo scorso dicembre), di cui raccolta a vista 21,5 miliardi.
Un miglioramento si nota per il costo del credito sceso a 58 basis point rispetto ai 106 di settembre 2009. Per quanto riguarda il breve periodo il trend ribassista, complici i recenti dati trimestrali, ha mostrato un accelerazione. Dall’inizio di settembre ad adesso si è perso circa 1 euro ad azione ed i principali indicatori di analisi tecnica non offrono segnali di rallentamento, ne tantomeno inversione di tendenza.
Va comunque segnalato che in questo momento si è praticamente sui minimi storici di marzo 2009, che si presentano come importantissima area supportiva. Una strategia interessante in questa fase consiste nell’ingresso long al raggiungimento del livello 2,90 euro per poi puntare ad un target attorno a quota 3,20.