Goldman Sachs: consigli tattici per chi investe in bond

TASSI REALI ANCORA IN CALO NEGLI USA – Tassi in rialzo? State attenti a non fare confusione: come notano gli analisti di Goldman Sachs dal rialzo di un quarto di punto dei tassi sui Fed Funds deciso a metà marzo dalla Federal Reserve americana, i tassi reali statunitensi sono in realtà scesi e gli investitori hanno ridotto l’esposizione ai titoli a breve scadenza. Secondo il modello previsivo utilizzato dalla banca americana, i bond europei (compresi i titoli di stato) sono rimasti indietro in questa discesa dei tassi di interesse reale a testimonianza di un rialzo del premio per il rischio.

LA FED POTREBBE MUOVERSI DI NUOVO A GIUGNO – Così dopo aver raccomandato tatticamente di adottare un approccio neutrale in termini di ripartizione dei portafogli obbligazionari per paese, gli esperti di Goldman Sachs si attendono un secondo trimestre di transizione verso tassi più alti, con tassi nominali sui T-bond visti tra il 2,75% e il 3% entro la fine dell’estate. Gli ultimi dati del mercato del lavoro Usa, infatti, aumentano le probabilità di un nuovo ritocco all’insù dei tassi ufficiali.

MEGLIO RIDURRE L’ESPOSIZIONE VERSO LA FRANCIA – Viste anche le incertezze politiche, gli esperti raccomandano di andare “corti” tatticamente di titoli di stato francesi. Prima che lo spread tra Oat e Bund decennali ritorni verso valori “neutri” (attorno ai 30-40 basis point), rispetto ai livelli attuali (di circa 70 basis point) ci si attende infatti, almeno durante il primo turno delle prossime elezioni presidenziali, un incremento delle pressioni rialziste sullo spread specie se si osservassero buoni risultati dei candidati “anti sistema” Le Pen e Melenchon. Al contrario i T-bond potrebbero guadagnare terreno in quanto visti come un “porto sicuro”.

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