Merry FX-mas

Dopo i movimenti importanti avvenuti ieri sulla chiusura dei mercati londinesi, che hanno visto l’EurUsd salire di quasi una figura in 5 minuti oggi cosa ci attende? Le borse americane sono chiuse e molte piattaforma di negoziazione chiuderanno prima del solito in attesa del week end di Natale. La liquidità sarà sicuramente inferiore rispetto agli ultimi standard medi, e questo fa sì che gli spreads quotati sull’interbancario si allargano e che per muovere il mercato, sostanzialmente, servono meno soldi.

Proprio nel momento in cui scriviamo stiamo assistendo a forti acquisti di sterline nel tentativo di rompere qualche livello di resistenza (per dare un’idea, sul cable 50 punti in 10 minuti). I mercati, nelle due ultime sedute, si stanno muovendo fuori da ogni logica macroeconomica, tutto va su, poi scende giù, rendendo così difficile ogni sorta di commento.

La cosa bella di questi movimenti è che comunque possono essere catturati con l’ausilio dell’analisi tecnica. Le opportunità di fare trading intorno a livelli importanti sono davvero tante e consigliamo l’utilizzo della leva finanziaria se e soltanto se si lavora con stop loss inseriti in macchina. Dal punto di vista macroeconomico ieri sono stati rilasciati parecchi dati statunitensi, incapaci però di impattare in maniera particolare sul mercato. Il dato peggiore è risultato quello sugli ordini dei beni durevoli americani, buon indicatore dello stato di salute dell’industria a stelle e strisce in quanto la maggior parte delle aziende lavorano su ordinazione, che ha fatto registrare un -1.3% rispetto alle attese degli analisti, che si attestavano a -0.5%.

C’è da considerare però, che se osserviamo il dato precedente siamo cresciuti dell’1.8%. Per il resto, dati su consumi e spese personali sostanzialmente in linea con le aspettative, qualcosa arriva anche dall’immobiliare, con la vendita di nuove case a +5.5% sul mese, mentre le richieste di sussidi di disoccupazione rimangono stabili nell’ordine di grandezza delle 420.000.

UsdJpy – grafico 240 min

Incominciamo la sezione pre-natalizia dell’analisi tecnica dall’immancabile eurodollaro.
In questo caso abbiamo trovato due spunti interessanti. Il primo è stato dato dal superamento a ribasso del precedente livello di supporto indicato a 1.3070, con un’estensione temporanea sino a 1.3050, allargando così di fatto il trading range che sta mantenendo il cambio da inizio settimana.

Il secondo, forse più interessante, proviene invece dalla rottura rialzista della trendline inclinata negativamente con origine a 1.35. Un definitivo ritorno al di sopra di 1.3125, confermato poi dal definitivo superamento della media mobile esponenziale a 100 periodi passante oggi a 1.3135, potrebbe riportare un po’ di compratori di euro sul mercato.

Vediamo ora il UsdJpy che, nella propria rinnovata rincorsa ribassista, ha trovato un livello di ottimo supporto a 82.90. Non crediamo che sia un caso, rappresentando questo livello il 38.2% di ritracciamento del movimento rialzista iniziato dal minimo di fine ottobre, 80.25, ed il massimo dei primi di dicembre, 84.50.

Trovandoci ancora in una tendenza ribassista, se dovessimo assistere alla rottura del supporto appena visto potremmo attenderci il test degli altri due livelli chiave, 82.35 (coincidente peraltro con il minimo del cambio dell’ultimo mese) ed infine 81.85, oltre al quale la situazione si complicherebbe irreparabilmente con un ritorno dello yen verso i massimi degli ultimi 15 anni.

Per una manciata di punti non abbiamo avuto ieri il test del minimo chiave di 108.30 di EurJpy. Continuiamo a considerarlo come il più importante, essendo ancora i prezzi molto deboli e non al sicuro. Al di sopra di 109.50, potrebbe cambiare lo scenario di fondo… ma sino ad allora attenzione a posizioni favorevoli alla moneta unica.

La ripresa della sterlina di questi momenti, a cui abbiamo fatto riferimento sopra, ha permesso al cable di provare a superare il livello di 1.5450. Questo, oltre che avere un riferimento di minimi precedenti durante la discesa iniziata la settimana scorsa, trova una conferma della sua importanza grazie alla media mobile esponenziale a 100 periodi su grafico orario.

Una rottura potrebbe portare una buona ventata di ottimismo e ricondurre i prezzi ad un primo 1.5560.
Anche nei confronti dello yen abbiamo avuto una parziale ripresa di sterlina. Seppur questo non abbia interrotto la tendenza ribassista degli ultimi 10 giorni (questo potrà avvenire esclusivamente al di sopra di 129.40), ha permesso di allontanare lo spettro del minimo indicato da qualche giorno a 126.40.

Continua stabile la sita del dollaro australiano. Abbiamo raggiunto ieri il livello di massimo dell’ultimo paio di mesi di trading. Importante affinché questo movimento positivo possa continuare, oltre al supporto statico di 0.9940, è la tenuta della trendline sottostante, passante per oggi a 0.9905 osservando un grafico giornaliero.

Come livello obiettivo indichiamo ancora una volta 1.0180.
Anche il dollaro canadese continua la propria fase di rafforzamento sul vicino biglietto verde. Tenendo a mente 1.02 come resistenza, ora non troppo vicina, indichiamo come possibile obiettivo finale un raggiungimento della parità.

Per chi volesse ulteriori approfondimenti, vi aspettiamo alle 9 puntuali per il nostro Morning Briefing in webinar: http://forexforums.dailyfx.com/analisi-live/244106-analisi-live-del-mercato.html

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