Sotto l’albero un rialzo

Pensavamo di rientrare questa mattina all’opera, come ogni giorno di apertura del mercato e per la prima volta da mesi non avere nulla di cui parlare… ed invece ci ha pensato la Cina a fornire qualche spunto interessante per il passato week end natalizio, altrimenti dedicato al riposo ed a ricordarci che il mercato non dorme mai.
Esattamente a Natale infatti la People’s Bank of China (PBOC) ha rialzato i tassi di riferimento principali di 25 punti base.

Ora il tasso obiettivo ad un anno per i prestiti è arrivato al 5.81%, mentre quello per i depositi è al 2.75%. Questo è il secondo movimento che la Banca Centrale compie nel giro di due mesi dopo tre anni di tassi fermi per supportare una rapida crescita economica. L’obiettivo principale che le autorità cinesi vogliono raggiungere con questo movimento è certamente la riduzione del tasso di inflazione, che proprio il mese scorso ha raggiunto il picco di massimo degli ultimi 28 mesi (+5.1% a novembre con un tasso annuale che potrebbe raggiungere il 3.3%, 30 punti al di sopra dell’obiettivo della Banca).

Questo movimento era già nell’aria, con più annunci, da parte del comitato del partito comunista, in direzione di una politica monetaria più prudente rispetto a quella più espansionistica degli anni passati. Ora gli analisti sostengono che sarà molto arduo il compito della Cina nei mesi a venire: con ancora quatto interventi sui tassi nei prossimi dodici mesi, già attesi dal mercato, il rischio di rallentare troppo la corsa dell’economia cinese è tutt’altro che un’eventualità remota.

Sarà interessante vedere la relazione che ci sarà tra questo rialzo e l’analoga situazione, seppur con le dovute proporzioni, dell’Australia. Non dimentichiamoci come la Cina sia il primo partner economico australiano, per l’evidente necessità di materie prime, di cui economia australiana è grande esportatrice e come la Reserve Bank of Australia abbia preferito, la scorsa riunione, non compiere nessun movimento sui tassi in attesa di una schiarita della situazione economica generale.

GbpUsd – grafico 60 min

Oggi, dal punto di vista dei dati, non sarà una giornata con un agenda molto fitta. Sono presenti infatti solamente, nella prossima notte, una lunga serie di dati giapponesi (da valutare con attenzione la produzione industriale e le vendite a grandi compratori per la situazione di forza dello yen).
La reazione del mercato alla maggiore notizia del week end, per la verità, è stata davvero trascurabile: ma vediamo nel dettaglio qualche situazione tecnica.

La moneta unica, nei confronti del biglietto verde, si muove all’interno di una, oramai nota, fascia di trading. Questa è compresa fra 1.3050 (1.3070 il livello più confermato) e sopra 1.3180-1.32. Per la verità la rottura rialzista del canale discendente delle ultime due settimana credevamo potesse portare un po’ di fiducia sull’euro, ma forse è solo questione di far tornare i mercati a regime dopo le festività.

Nessuno sconvolgimento anche per quanto riguarda il cambio UsdJpy. Rotta oramai la tendenza ribassista il cambio è in balia del downtrend con il primo target a 82.85 già superato di 10 punti dalla riapertura di ieri sera del mercato. Come abbiamo già avuto modo di spiegare, crediamo che nell’immediato sarà importante dare uno sguardo agli altri ritracciamenti di Fibonacci di quel trend a rialzo iniziato a 80.25 e conclusosi a 84.50 dieci giorni fa. Rimangono infatti ancora raggiungibili il prossimo livello di supporto a 82.35 (il 50%) e 81.85 (il 61.8%) oltre i quali la situazione tecnica potrebbe complicarsi nuovamente.

Ovviamente, parlando di EurJpy, non possiamo che trovarci grossomodo nella stessa situazione tecnica già osservata sul finire di settimana scorsa. Abbiamo anche in questo caso dalla nostra parte un trading range, in questo caso compreso fra 108.40 e 109 figura. Ricordiamo che il più importante livello di resistenza si trova invece a 109.65.

Seppur il movimento del cable, degli ultimi dieci giorni di trading, sia stato tutt’altro che positivo è stato possibile ottenere qualche livello interessante per confidare in una ripresa. Facciamo riferimento principalmente alla linea di tendenza positiva che si è venuta a creare, su un grafico orario, dal picco di minimo di mercoledì (1.5355). Questa per le prossime ore suggerisce un supporto dinamico a 1.5405.

Se questo scenario dovesse, nelle prossime ore, essere confermato da minimi in ascesa il primo punto obiettivo potrebbe risultare essere l’area di congestione compresa fra 1.5530 e 1.5560, tra l’altro coincidente con la prima percentuale utile di ritracciamento del trend discendente compreso fra 1.5910 e 1.5355 appunto).

Il cambio GbpJpy si trova molto vicino ad un livello di supporto davvero importante. 127.45 infatti è il minimo del cambio degli ultimi giorni e l’ultimo baluardo in grado di arrestare una corsa altrimenti indirizzata al raggiungimento di 126.40 (il minimo degli ultimi 20 mesi di scambi).
Dal minimo di 1.2440 il cambio EurChf è riuscito a mettere a segno un recupero di 200 punti in due giornate.

Il più importante livello di cambiamento però si trova ancora a distanza. Parliamo di 1.2720, a cui i prezzi hanno subito quattro rimbalzi, su candele orarie, durante la fase di discesa.
Il dollaro australiano, favorito anche dal movimento compiuto dalla Cina nel week end, ha mostrato quanto sia ancora da considerare interessante il livello di supporto prossimo alla parità (anche se almeno graficamente possiamo notare quanto un’estensione sino a 0.9915, seppur negativa, non dovrebbe impattare sul trading positivo del cambio delle ultime due settimane).

Concludiamo con un aggiornamento sulla situazione del dollaro canadese, contro dollaro americano, che stiamo seguendo da qualche giorno. In questo caso la tendenza negativa regge bene e l’idea che il cambio possa colmare i 70 punti di spazio, che lo separano dal minimo sulla parità, non è poi così remota. Ricordiamo la più importante resistenza in area 1.02 figura.

Per chi volesse ulteriori approfondimenti, vi aspettiamo alle 9 puntuali per il nostro Morning Briefing in webinar: http://forexforums.dailyfx.com/analisi-live/244106-analisi-live-del-mercato.html

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