Forex: si parte!

I bilanci sono stati positivi per chi ha individuato la forza di yen, franchi svizzeri e dollari australiani, meno per chi si è fatto travolgere dalle ondate di appetito per/avversione al rischio, che ultimamente l’anno fatta da padrone. I temi di analisi a nostro parere non sono cambiati e anche le aspettative degli operatori non ci sembrano più ottimiste rispetto alle ultime palesate.

Ci troveremo ancora di fronte alla problematica della zona euro, che con i problemi di conti del Paesi periferici potrà, potenzialmente, spingere la moneta unica ad ulteriori ribassi nel medio periodo contro il dollaro americano. Ci troveremo di fronte anche alla situazione cinese, che come sappiamo ha aumentato ulteriormente la richiesta di accantonamenti per le banche, in modo tale da tenere sotto controllo la quantità di moneta in circolazione, dopo che gli ultimi dati sull’inflazione hanno mostrato ulteriori rialzi, sia rispetto alle rilevazioni tendenziali precedenti, sia rispetto alle aspettative degli operatori.

Un altro fattore da considerare sarà anche il controllo sull’erogazione del credito al consumo sempre da parte degli istituti cinesi, che non dovrebbe vedere una riduzione dell’ammontare da elargire previsto, ma che probabilmente verrà pilotato dal punto di vista delle tempistiche, riservando la quota maggiore di prestiti per la seconda metà del 2011, sempre per controllare le pressioni inflattive.

Dagli Stati Uniti invece, qual cosina dal punto di vista delle aspettative del mercato si sta muovendo, e qui sarà importante valutare di volta in volta i dati macroeconomici che, se usciranno su buoni livelli, soprattutto dal punto di vista dell’immobiliare (che verrà seguito per forza di cose dalla situazione occupazionale), potranno aiutare il greenback nella battaglia contro il debole euro.

Un altro punto per questo 2011 sarà la forza delle commodities, che allo stato attuale dell’arte sembra destinata a continuare, almeno fino a quando l’avversione al rischio rappresenterà il vento in grado di far girare la banderuola sui mercati e per finire questa veloce panoramica, un potenziale problema potrebbe essere rappresentato dalla sterlina, in caso di dati ancora preoccupanti.

EurUsd – grafico giornaliero

Passiamo ora, come di consueto, all’analisi tecnica, dove vediamo come l’apertura dell’eurodollaro sia stata fortemente a ribasso. Il cambio ha toccato un minimo in area 1.32 ¾ nella notte e nel momento in cui scriviamo si trova appena sotto il 33 figura. Il livello da tenere sotto osservazione risulta essere 1.3260 che ha rappresentato un buon livello di resistenza la scorsa settimana, ora diventato punto di supporto. Gli obiettivi invece, in caso di rottura a rialzo di 1.3310, livello di resistenza di breve, sono individuabili in 1.3400.

Partenza relativamente tranquilla per il UsdJpy, che si sta muovendo all’interno di una trentina di punti, il tutto inquadrato in un movimento ribassista individuabile su un grafico orario, contenuto da una bella trandline tracciata dallo scorso 28 dicembre. L’area da non rompere per continuare a ragionare su questo movimento è molto vicina, parliamo di 81.30, ed il punto più importante da tenere sotto osservazione risulta essere 81.85, punto di svolta per due volta durante l’ultima settimana di trading.

Per scendere ulteriormente serva invece la rottura del supporto a 81 figura, altrimenti possiamo aspettarci una fase laterale di breve in attesa della partenza dell’azionario Usa. Niente di variato per quanto riguarda il cross derivante dai due cambi originali precedenti, l’EurJpy, che trova area 108 come supporto e 109 come resistenza (estendibile fino a 109.50, punto toccato perfettamente durante un tentativo di ripresa settimana scorsa, che non essendo stato sorpassato ha spinto la quotazione fino a 107.60. L’impressione è ancora quella che si stia aspettando la rottura di livelli statici precedenti per sfruttare la volatilità che potrebbe venirsi a creare.

Il cable apre l’anno in sordina e si trova sopra un livello di resistenza di breve, rappresentato da 1.5530. In caso di tenuta di questo punto, possiamo aspettarci un nuovo tentativo di raggiungimento di 1.5650, altrimenti la strada verso 1.5400 può essere fermata dal livello psicologico di 1.5500. Anche qui, come per il dollaro yen, dobbiamo attendere l’apertura dell’America per vedere se ci sarà volontà di far partire qualche movimento direzionale. Non dimentichiamoci che il mercato è fatto da persone e che, in partenza di un nuovo anno, si cerca di rimanere comunque cauti, almeno durante le prime ore di mercato.

Molto interessante guardare anche un grafico di breve (sotto l’ora) dell’euro contro la sterlina. L’EurGbp si trova infatti compresso in 15 punti di movimento, tra 0.8540 e 0.8555, livelli che se rotti possono scaturire in un aumento di volatilità, da una parte o dall’altra, potenzialmente sfruttabile con l’utilizzo di ordini break out/pull back che permettono di entrare a mercato con degli ordini in stop, per sfruttare appunto delle rotture di livelli statici importanti.

Discorso uguale per la GbpJpy che si sta muovendo all’interno di 30 punti (qui i parametri sono chiaramente diversi, vista la capacità del cambio di amplificare i movimenti dei suoi cambi originali). 127 figura l’obiettivo in caso di rottura a rialzo di 126.50, mentre 125.90 il punto da considerare in caso di rottura del supporto di breve a 126.20.

Passando al franco, vediamo come nei confronti del dollaro ci troviamo in area di grande forza, essendo ancora sotto 0.94 figura. Questo è il livello che deve venire necessariamente rotto, affinchè si possa assistere ad una buona ripresa del dollaro. La forza dell’ultimo movimento ribassista si sta smorzando, ma tecnicamente dobbiamo considerarci ancora bearsi fino a quando non verrà violata a rialzo l’area compresa tra 0.9370 e, per l’appunto, 0.9400.

Terminiamo con l’EurChf, drasticamente vicino a 1.2400. Se il mercato non vorrà partire oggi, è probabile assistere ad una fase laterale “di studio”, tra 1.2400 (livello al di sotto del quale sono presenti molti stop protettivi che verranno difesi ed 1.2530.

Per chi volesse ulteriori approfondimenti, vi aspettiamo alle 9 puntuali per il nostro Morning Briefing in webinar: http://forexforums.dailyfx.com/analisi-live/244106-analisi-live-del-mercato.html

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