Trading sul forex in attesa di Helicopter Ben

Il forex rappresenta il più liquido e difficile mercato al mondo, per le interazioni tra elementi di micro e macroeconomiche. Con Marco Bo, trader del team di EUROTREND Investment, società di Lugano, guidata da Jean-Pierre Bettschen, attiva nelle gestioni in cambi ed in costante crescita in Italia. 

“Dall’inizio dell’anno mi continua a girare nella mente un video visto su YouTube girato dalla società americana Porter Stansberry, la stessa che ha previsto il fallimento dei colossi americani Fannie e Freddie, Bear Stearns, Lehaman Brothers e General Motors. Il titolo del video è abbastanza eloquente: The End of America.
Senza dilungarmi sul contenuto del video ho riflettuto molto sulle implicazioni di quanto visto e letto a riguardo e sembra che in questa prima fase dell’anno si stia rivelando corretto con pesanti real money flows di vendita di dollari a favore di quasi tutte le valute, in particolare euro, yen e franco svizzero. Chiaramente le influenze macroeconomiche sommate ai grafici, che son il pane del trader, formano l’idea di base del mercato, il così detto tema del giorno o del periodo. Sicuramente stiamo vivendo in un mercato dei cambi totalmente instabile, mosso principalmente dalle dichiarazioni dei policy maker e poco da market mover reali.

Nella situazione odierna (25/01/2010), i trend su euro/dollaro, dollaro/yen e dollaro/franco sembrano consolidarsi con minimi ritracci a favore di dollaro e con una price action violenta ogni qualvolta il prezzo storna di 10/20 pips” l’ordine di grandezza per misurare la variazione di un cross. “Soprattutto su euro-dollaro è risultato validissimo durante la mattinata il buy-on-dips su time-frame di brevissimo come il 2 e 5 minuti, con stop abbastanza rigidi in quanto dopo un up-trend di 5 figure dal 18 Gennaio, gli storni potrebbero essere dietro l’angolo.
Ora alle 13, sta iniziando a creare massimi decrescenti, quindi bisogna aspettare time-frame superiori se si vuole rientrare nel trend a favore di Euro.

Nonostante le continue ondate di acquisto a favore di jpy e chf, nell’ottica di diversificazione valutaria, entrambi i rapporti contro dollaro sono su livelli storici e pertanto le ritengo ottime aree di accumulo per posizionamenti strategici di medio periodo, entrando a favore di dollaro su eccessi confermati da divergenze tra il prezzo e gli oscillatori.
Durante la mattinata ho lavorato molto sul cambio usd-jpy utilizzando sempre time-frame di brevissimo, cercando di sfruttare le correzioni di un movimento di ribasso che sta cercando consolidamento.

La giornata ha mantenuto il sentiment degli ultimi giorni, in attesa del meeting della FED che si terrà durante la serata e che viene sempre atteso con ansia dal mercato, soprattutto nelle fasi di incertezza. Sarà interessante vedere come Bernanke, soprannominato Helicopter Ben per il suo ormai celebre discorso nel quale dichiarò di essere pronto a gettare dollari dall’elicottero per avere l’effetto di riduzione della pressione fiscale e quindi calmierando l’inflazione. Dal crack di Lehman il governatore della FED ha immesso parecchia liquidità senza curarsi dei molteplici effetti sull’economia reale, forse sarebbe il momento di iniziare a diminuire la massa monetaria circolante (non so se avete notato che nessuno negli USA nomina più gli aggregati M1, M2, M3), e far tornare un pò di sereno sull’economia americana e sul bistrattato dollaro verde”.

 

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