Boe: le minute deludono il mercato

Ieri abbiamo dedicato il nostro Morning Adviser ad euro e sterlina, e le due valute ci hanno ringraziato andando a portare una nuova ventata di volatilità sul mercato. Basta osservare un grafico dell’EurUsd ed uno di GbpUsd per vedere come ci siano stati delle importanti discese che hanno riportato entrambe le quotazioni su livelli di settimana scorsa. Sulla sterlina ha impattato sicuramente la pubblicazione delle minute della BoE, che hanno mostrato un voto di 6 a 3 per mantenere i tassi di rifinanziamento del sistema interbancario allo 0.50% (dei tre contrari, in due hanno votato un +0.25% e un solo membro +0.50%). Anche sul lato QE c’è stato un voto per aumentare le misure straordinarie da 200 a 250 miliardi di pound. Questa votazione ha disatteso quello che il mercato stava cominciando a prezzare e che ci ha fatto vedere un cable al test preciso di 1.6400, ovvero la possibilità che, visti i continui aumenti delle pressioni inflazionistiche, ci si fosse spostati a 4 membri votanti per un rialzo dei tassi, cosa che avrebbe avvicinato di molto un effettivo cambiamento di questi livelli (c’è chi scommetteva che sarebbe accaduto durante la prossima riunione). Il fatto che invece dalla BoE arrivino commenti che fanno capire come si vogliano valutare ulteriormente le indicazioni che ci arriveranno nelle prossime settimane dagli istituti di ricerca e di rilevazioni macroeconomiche, ha spento l’entusiasmo che stava facendo salire la sterlina soprattutto contro il dollaro americano ed i risultati si sono visti (in seguito vedremo i punti tecnici più importanti). Per quanto riguarda invece l’euro, la crisi portoghese sta cominciando, nel breve periodo, a far pesare di più il piatto della bilancia sul quale sono posati i problemi derivanti dai debiti sovrani dei Paesi periferici, rispetto a quello che vede l’euro apprezzarsi per possibili rialzi dei tassi di interesse in Eurolandia.


EurGbp– grafico 240 minuti

La mancata approvazione delle misure di austerity proposte dall’esecutivo porteranno, come previsto da molti analisti, ad una crisi di governo che porterà inevitabilmente alla richiesta di un salvataggio all’Unione Europea. E così siamo a tre. Il timore più grande sarà quello del contagio, soltanto che ora è troppo presto per capire il peso che il mercato darà a questa possibilità e per comprendere, allo stesso tempo, se gli investitori riusciranno a mantenere fiducia in un unione monetaria che, allo stato attuale dell’arte, ha costruito un fondo permanente salva Stati da 400 miliardi di euro. Dagli Stati Uniti invece ci arrivano ulteriori conferme che l’immobiliare sta soffrendo ancora (vendita di nuove case scesa di oltre il 16% a febbraio).
Passiamo ora ad una nuova sezione di analisi tecnica.
Il cambio eurodollaro continua la propria correzione dai livelli di massimo visti due giorni fa. Come sosteniamo da un po’, questo genere di movimenti non dovrebbe andare a complicare la salita della moneta unica, a meno che non si vada ad oltrepassare i riferimenti che stiamo controllando con attenzione. Il primo è un livello statico e si trova sulla precedente area di massimo del cambio, prima del balzo in salita di settimana scorsa, 1.4040: il secondo, dinamico, ancora una volta ci viene indacato dalla coincidenza della trendline positiva da inizio gennaio e dalla media mobile a 21 periodi su grafico giornaliero, 1.3970 per le prossime ore.
Nessuno spunto nuovo sul cambio UsdJpy per il quarto giorno di fila. Sta tenendo meglio del previsto l’area di range compresa fra 80.65 e 81.25 e sino a che questa non verrà rotta le speranze di una ripresa di un trend sono rimandate. Siamo ancora distanti da 82, come livello di breakout più importante nel lungo periodo.
La correzione della moneta unica, complice un UsdJpy immobile, ha portato ad un calo corrispondente sul cambio EurJpy. In questo caso abbiamo raggiunto, piuttosto velocemente, l’area di supporto a 114 figura, che possiamo tutt’ora considerare come area interessante, non essendo stata oltrepassata definitivamente. Data la velocità del movimento di settimana scorsa è complesso ricercare un ulteriore livello di eventuale supporto: per questo ci affidiamo ad una zona che in almeno cinque occasioni, a febbraio, ha arrestato un movimento giornaliero, 113.30, ultimo livello prima di un calo maggiormente strutturato del cambio.
Diamo ora uno sguardo al cable, che ha messo a segno ieri un deciso calo, 165 punti di candela giornaliera negativa. Questo non fa altro che avvicinare l’area utilizzata i giorni scorsi come supporto di 1.62. Oltre questo, che è peraltro confermato dal 50% di ritracciamento di Fibonacci del movimento in salita visto fra 1.5970 e 1.64, potremmo asssistere a nuove vendite di cable in direzione del più importante livello di supporto degli ultimi tempi, 1.5970 appunto.
Continuiamo a parlare della sterlina, ma seguendo l’interessante movimento che sta compiendo il cambio EurGbp. La tendenza che stiamo infatti osservando da più di un mese, sembra quanto di più vicino si possa trovare al concetto di trendline. Abbiamo inoltre avuto ieri una nuova conferma della sua validità con un rimbalzo alla prime ore della mattina. Non possiamo quindi non considerare, per le prosssime ore, il livello che indica per oggi 0.8660 come livello di supporto più importante. La resistenza invece si trova poco al di sopra di 0.87 e farebbe muovere nuovamente i prezzi verso il massimo degli ultimi mesi visto venerdì scorso. Se dovesse invece avvenire una rottura di questa importante linea di tendenza, confermata magari su un grafico con candele a 4 ore, questa potrebbe condurre al primo supporto nei pressi di 86 figura.
Concludiamo con un aggiornamento sul franco svizzero, sia contro dollaro che contro euro risultato ieri in flessione.
Il cambio UsdChf ha sorpreso mostrando un movimento rilazista di una figura che accorcia le distanze da quella resistenza fondamentale di 0.92: solamente a quel llivello infatti aumenteranno drasticamente le speranze di rivedere un cambio in salita.
Il cambio EurChf ha rimbalzato perfettamente su 1.2730 dando prova del fatto che in momenti di volatilità più contenuta il livello sia maggiormente considerato dal mercato. Questo ha prodotto un nuovo movimento di salita che, anche in questo caso, avvicina il livello di svolta. Qui parliamo di 1.2890-1.29, dove transita la llinea di tendenza negativa che guida il calo da più di un mese.

Per chi volesse ulteriori approfondimenti, vi aspettiamo alle 9 puntuali per il nostro Morning Briefing in webinar: http://forexforums.dailyfx.com/analisi-live/244106-analisi-live-del-mercato.html

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